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Yachaejeon 야채전, il pancake coreano

Oggi vi parlo delle yachaejeon coreane. La parola Jeon (ciòn) indica genericamente le frittelle. Un po’ come i nostri “fritti misti”, anche se all’apparenza sembra più una frittata, che prende nomi diversi a seconda dell’ingrediente fritto nella pastella. Nei ristoranti coreani in Italia troverete spesso la versione con frutti di mare, Haemul Pajeon. Vi ho già raccontato che appena arrivata a Chuncheon, mi sono imbattuta in questa “sagra del jeon”, con i proprietari dei banchetti che facevano a gara per farmi avvicinare e assaggiare. Vi assicuro, ho dato soddisfazione a tutti. Ma proprio a tutti. Ne avrò assaggiati una trentina, di ogni ingrediente e colore, fiori edibili compresi. Stupendi. Accompagnati da Makgeolli, sempre offerto da loro. Stupendi già l’ho detto? Allora lo ripeto. Ho provato poi a rifarli a casa, con discreto successo, devo dire. Oggi vi presento la versione vegetariana, il yachaejeon, da yachae (iacé) verdura e jeon. Sono facilissimi da fare: se avete finito le uova, ma volete svuotare il frigorifero, questa è la ricetta che fa per voi.

Ingredienti 

  • cipolle;
  • cipollotti verdi;
  • verdura mista, tagliata fina;
  • sale e pepe, q.b.
  • farina, acqua e olio di sesamo (o vegetale) per la pastella.

Procedimento

Negli ingredienti, contrariamente al solito, non ho messo quantità precise. Questo perché la preparazione dipende essenzialmente da quello che avete a disposizione. Vanno bene zucchine, funghi, patate, ma anche spinaci, melanzane, tutto quello che avete. I cipollotti sono essenziali per dare quel gusto tipico delle preparazioni asiatiche. In una ciotola, unite le verdure a disposizione, sarebbe meglio almeno tre, tagliate fine. Se la verdura non è già condita, aggiustate di sale e pepe. La pastella è simile a quella che usiamo noi per i fritti. Farina per tutti gli usi e acqua, fino a formare una pastella densa e non troppo liquida, che scivola dal cucchiaio, ma senza eccessiva velocità. Versate la pastella nella ciotola e girate, fino ad assorbire tutte le verdure. Scaldate l’olio in una padella e, quando è caldo, versate in un colpo solo le verdure. Appiattite e distribuite fino a renderla uguale a una frittata e seguite lo stesso procedimento per girarla quando sotto si sarà abbrustolita, dopo circa 5 minuti. Quando entrambe le parti saranno brunite, fate scivolare su un piatto da portata.

La salsa di accompagnamento 

A me non piace, quindi non la preparo mai. Se volete, però, rispettare l’usanza asiatica, la yachaejeon andrebbe accompagnata con questa salsa, preparata e fatta riposare prima di iniziare a preparare la frittata: 

  • salsa di soia, 1 cucchiaio
  • aceto bianco,  2 cucchiaini 
  • semi di sesamo tostati, 1 cucchiaino 
  • peperoncino, facoltativo

Cosa ve ne pare? Facile, no? Se avete verdure da finire e un antipasto sfizioso da presentare,  la yachaejeon vi aspetta! Fatemi sapere come viene e se vi è piaciuta, mi raccomando! 

Viaggio in Corea del Sud: Winter Sonata a Chuncheon

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Zucca e patate cremose, cavolo nero e bruscolini speziati

“La dieta è privazione”. Hahahaha! Anche le ricette dietetiche possono essere ricche di soddisfazione per il palato. Provare per credere. Per esempio, questa splendida crema di zucca e patate, con cavolo nero e semi di zucca.

Ingredienti per 4 persone:

  1. zucca, 500 gr.
  2. patate, 4 medie
  3. cavolo nero, un mazzo
  4. bruscolini, una manciata
  5. peperoncino
  6. pepe, facoltativo
  7. tabasco, facoltativo
  8. cipolla, olio evo, q.b.

Procedimento

Iniziimg_5251ate tagliando a tocchetti zucca e patate e a pezzi una cipolla. Mettete a soffriggere la cipolla in olio e, quando inizia a sfrigolare, aggiungete l’ortaggio, le patate e acqua calda, quanto basta. Aggiungete acqua appena vedete che viene assorbita dal composto, come si fa di solito con il risotto. Questo perché non passandolo nel frullatore, deve rimanere alla fine una crema morbida, senza brodo. Quando vedete che i tocchetti iniziano ad ammorbidirsi, mettete su uimg_5253n altro padellino il cavolo nero a scaldarsi con un goccio d’olio e peperoncino. Spegnete il fuoco quando il cavolo risulta croccante. Stessa cosa per i semi di zucca, passati in un padellino con olio, pepe e peperoncino, per renderli piccanti.

 

A quesimg_5255to punto, iniziate a schiacciare zucca e patate con un cucchiaio o una forchetta, fino a farli diventare cremosi.

 

 

Coimg_5256prite il fondo di un piatto con il cavolo nero, versate sopra la crema e terminate con i semi.

 

 

 

 

Note:

  • non ho aggiunto sale né alla zucca né al cavolo. Non lo amo e secondo me non serve, ma ovviamente se volete maggiore sapidità potete regolarvi all’assaggio;
  • a tavola ho servito con accompagnamento di tabasco, per chi desidera un gusto piccante accentuato, che compensi ancora di più il dolce della zucca;
  • i semi erano già tostati in forno, quindi pronti. Basta passarli in forno a 120° per 30-40 minuti. Quelli che vi avanzano diventano degli ottimi spezzafame;
  • i semi possono essere arricchiti con tutte le spezie che più vi piacciono;
  • le dosi della ricetta possono essere personalizzate a vostro gusto, riesce sempre;
  • le foto, frettolose, non rendono giustizia a una ricetta scaldacuore.