Come anticipato quando abbiamo dato il via al primo romanzo del Book Club P&C, dopo la prima settimana di lettura solitaria, siamo pronti per parlare insieme dell’…ambientazione.
Sentitevi liberi di commentare sotto il post le vostre sensazioni, perplessità, emozioni, e tutto ciò che il libro di Robert James Waller vi ha comunicato in questa prima settimana. Vi prego solo di badare più alla sostanza che alla forma. Non fatevi bloccare dalla timidezza, più riusciamo a esprimerci liberamente e più una lettura condivisa acquista valore.
Siamo nel 1965
L’ambientazione de I ponti di Madison County, dicevamo: siamo nel 1965 e abbiamo una data precisa. E’ l’8 agosto 1965 quando Robert Kincaid, un fotografo, si incammina verso un viaggio di lavoro. Un viaggio del destino. Robert Kincaid è americano. Chiude il suo piccolo appartamento di due stanze a Bellingham, nello Stato di Washington, sale sul suo pick up e si dirige verso la Route 20. Direzione, senza fretta, Madison County. Qui, nell’Iowa, il giornale per cui lavora vuole che fotografi i ponti coperti della Contea. Ne ha già visti sei, ma quando incontra Francesca Johnson gli manca il settimo.
E’ chiamato Roseman Bridge.
Rosso, un colore un po’ stinto dal sole e dagli anni…
Continuate voi nei commenti, questo è l’inizio di una storia. Robert James Waller come descrive il paesaggio? Siete riusciti a immergervi tramite le sue parole? Vi è sembrato di essere negli anni sessanta, o qualcosa stona?
Sono solo alcuni suggerimenti. Sentitevi liberi di riportare frammenti di testo e le vostre parole. Non ci sono quelle giuste, né quelle sbagliate. Qui quello che importa sono sono le nostre emozioni.
Avete voglia di provare? Aspetto i vostri commenti sotto a questo post!
p.s. ovviamente se l’avete già letto, o se capiterete in futuro su questo post, i vostri pareri sono benvenuti 🙂
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