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La pasta alla turca tricolore di Kati Hirschel

Un solo ingrediente (con bonus), sorbetto facile facile!

Un solo ingrediente, promesso (con bonus). Con le fragole, che ancora si trovano sui banchi, ma ormai non sono più bellissime. Eppure, è uno dei frutti migliori, soprattutto per le donne. E allora, vi presento il “sorbetto alla fragola di Nora Roberts, preparato con tanto amore dal nonno per la sua Megan. Se, come me, non avete la gelatiera, non importa, ci vorrà solo un po’ di tempo in più, ma vedrete che il risultato sarà soddisfacente e piacerà a tutti, anche a chi non può mangiare dolci. Pronti? Ecco gli ingredienti e il procedimento.

Se fai la brava, ti porterò del dessert“. Era una loro vecchia abitudine. Da che Megan si ricordava, se Pop cenava fuori senza di lei le comprava sempre un dolce.Che cosa ti andrebbe?”

“Mmh…Del sorbetto alla fragola“, decise all’istante. 

Ingredienti

Fragole

***
acqua
zucchero
1/2 limone
foglie di basilico limone
stevia

Procedimento

In realtà, di procedimenti ce ne sono diversi. Dipende essenzialmente da quanta dolcezza e cremosità volete raggiungere nel prodotto finale. Di seguito vi spiego i tre principali, più un bonus, andando per gradazione di ingredienti necessari e tempo da dedicare.

Versione con un solo ingrediente

Questa è, secondo me, la versione migliore, soprattutto se riuscite a trovare fragole dolci e succose. Lavate le fragole, tamponatele e tagliatele a pezzettoni. Mettetele in un sacchetto e lasciatele nel surgelatore per 3 ore. Dopodiché, frullatele, aspettando 30 secondi che si ammorbidiscano leggermente. That’s it! Per arricchirlo, e se le avete, è possibile arricchirlo con foglie di basilico limone e stevia, sempre in foglie.

Versione con zucchero 

Se vi piace un gusto più zuccherino, in fondo è un dessert, lavate le fragole, tamponatele e tagliatele a pezzettoni. Aggiungete alle fragole il 35% di zucchero e il succo di mezzo limone e frullate. Mettete il composto nel surgelatore e mescolate ogni 30 minuti per circa tre ore, finché la cremosità non vi soddisferà.

Versione con sciroppo di zucchero

Preparate uno sciroppo di zucchero sciogliendo in un pentolino a fuoco basso lo zucchero nell’acqua, nelle proporzioni del 30% di acqua e 10% di zucchero rispetto al peso delle fragole. Lasciate raffreddare lo sciroppo, aggiungetelo alle fragole con il succo di mezzo limone e frullate. Mettete il composto nel surgelatore e mescolate ogni 30 minuti per circa tre ore, finché la cremosità non vi soddisferà.

Bonus, versione con più frutti

Se vi ritrovate un mix di frutta in casa, per esempio se avete fatto da poco panna cotta o cheesecake ai frutti di bosco, potete arricchire il sorbetto con altri frutti rossi, sempre surgelati.

Note:

  • se alla ricetta più veloce aggiungete anche delle banane frullate, otterrete un sorbetto più cremoso;
  • non siete come Megan e le fragole non vi piacciono? No problem. Potete applicare la stessa procedura alla frutta che più vi piace, verrà bene lo stesso.

Che ne dite? Avete voglia di provare? Io, intanto, vado a scegliere la prossima lettura, da gustarmi all’aperto con un bel sorbetto alle fragole, naturalmente. Niente male come programma, vero?

Leggi anche:

La minestra di porri magica di Mireille Guiliano

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Vaniglia e cioccolato – Sveva Casati Modignani

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Yachaejeon 야채전, il pancake coreano

Oggi vi parlo delle yachaejeon coreane. La parola Jeon (ciòn) indica genericamente le frittelle. Un po’ come i nostri “fritti misti”, anche se all’apparenza sembra più una frittata, che prende nomi diversi a seconda dell’ingrediente fritto nella pastella. Nei ristoranti coreani in Italia troverete spesso la versione con frutti di mare, Haemul Pajeon. Vi ho già raccontato che appena arrivata a Chuncheon, mi sono imbattuta in questa “sagra del jeon”, con i proprietari dei banchetti che facevano a gara per farmi avvicinare e assaggiare. Vi assicuro, ho dato soddisfazione a tutti. Ma proprio a tutti. Ne avrò assaggiati una trentina, di ogni ingrediente e colore, fiori edibili compresi. Stupendi. Accompagnati da Makgeolli, sempre offerto da loro. Stupendi già l’ho detto? Allora lo ripeto. Ho provato poi a rifarli a casa, con discreto successo, devo dire. Oggi vi presento la versione vegetariana, il yachaejeon, da yachae (iacé) verdura e jeon. Sono facilissimi da fare: se avete finito le uova, ma volete svuotare il frigorifero, questa è la ricetta che fa per voi.

Ingredienti 

  • cipolle;
  • cipollotti verdi;
  • verdura mista, tagliata fina;
  • sale e pepe, q.b.
  • farina, acqua e olio di sesamo (o vegetale) per la pastella.

Procedimento

Negli ingredienti, contrariamente al solito, non ho messo quantità precise. Questo perché la preparazione dipende essenzialmente da quello che avete a disposizione. Vanno bene zucchine, funghi, patate, ma anche spinaci, melanzane, tutto quello che avete. I cipollotti sono essenziali per dare quel gusto tipico delle preparazioni asiatiche. In una ciotola, unite le verdure a disposizione, sarebbe meglio almeno tre, tagliate fine. Se la verdura non è già condita, aggiustate di sale e pepe. La pastella è simile a quella che usiamo noi per i fritti. Farina per tutti gli usi e acqua, fino a formare una pastella densa e non troppo liquida, che scivola dal cucchiaio, ma senza eccessiva velocità. Versate la pastella nella ciotola e girate, fino ad assorbire tutte le verdure. Scaldate l’olio in una padella e, quando è caldo, versate in un colpo solo le verdure. Appiattite e distribuite fino a renderla uguale a una frittata e seguite lo stesso procedimento per girarla quando sotto si sarà abbrustolita, dopo circa 5 minuti. Quando entrambe le parti saranno brunite, fate scivolare su un piatto da portata.

La salsa di accompagnamento 

A me non piace, quindi non la preparo mai. Se volete, però, rispettare l’usanza asiatica, la yachaejeon andrebbe accompagnata con questa salsa, preparata e fatta riposare prima di iniziare a preparare la frittata: 

  • salsa di soia, 1 cucchiaio
  • aceto bianco,  2 cucchiaini 
  • semi di sesamo tostati, 1 cucchiaino 
  • peperoncino, facoltativo

Cosa ve ne pare? Facile, no? Se avete verdure da finire e un antipasto sfizioso da presentare,  la yachaejeon vi aspetta! Fatemi sapere come viene e se vi è piaciuta, mi raccomando! 

Viaggio in Corea del Sud: Winter Sonata a Chuncheon

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La minestra di porri magica di Mireille Guiliano

Questa è la ricetta della minestra di porri magica di Mireille Guiliano, contenuta nel suo libro Le francesi non ingrassano, per cominciare il periodo di riprogrammazione alimentare (e non solo). La stessa che citano nella seconda stagione di Emily in Paris, serie targata Netflix. Un solo ingrediente. Più semplice di così! Non ci crederete, ma i porri lessi sono anche gustosi. Non ci credi? Vieni a leggere!

A cosa serve

Nel libro, Mirelle Guiliano dice che il suo medico di famiglia le ha dato la ricetta di questa minestra di porri, “magica” perché consente di sgonfiarsi immediatamente e di avere un primo, positivo, riscontro sulla bilancia. Il liquido della minestra può anche essere usato come “tisana”, o bevuto alternato all’acqua. Ovviamente questi non sono consigli medici, quindi se avete problemi di salute e dovete affrontare un percorso dimagrante, rivolgetevi al vostro medico ed evitate il fai da te. Questa è una ricetta pensata più che altro per chi si sente appesantito dopo le feste, per esempio, e vuole disintossicarsi un po’. 

Ingredienti:

  1. porri, 1 kg
  2. olio, q.b.
  3. limone, q.b.
  4. sale e pepe, q.b.

Procedimento: 

Mondate i porri e lavateli bene. Tagliateli lasciando solo la parte bianca e un pezzetto di quella verde chiaro. Adagiateli dentro una pentola, copriteli d’acqua e portate a ebollizione, facendoli cuocere finché infilzandoli con una forchetta non vi sembreranno teneri. Scolateli, conservando il liquido, e conditeli con olio, senza esagerare, limone, sale e pepe.

Curiosità 

(edit al post). Nella serie targata Netflix, Emily in Paris, in una delle puntate della seconda stagione si parla di questa zuppa, che l’americana Emily non conosce, con la sua capa francese che risponde: “tutti in Francia la usano”. Stavano discutendo sulla promozione di una marca di porri. Ovviamente non hanno citato Mireille Guiliano, ma è proprio a questa ricetta della minestra di porri magica che si riferiscono! 

Allora? La minestra di porri magica vi convince o la trovate troppo deprimente? Fatemi sapere nei commenti!

Leggi anche: 

Le francesi non ingrassano – Mireille Guiliano

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Zucca e patate cremose, cavolo nero e bruscolini speziati

“La dieta è privazione”. Hahahaha! Anche le ricette dietetiche possono essere ricche di soddisfazione per il palato. Provare per credere. Per esempio, questa splendida crema di zucca e patate, con cavolo nero e semi di zucca.

Ingredienti per 4 persone:

  1. zucca, 500 gr.
  2. patate, 4 medie
  3. cavolo nero, un mazzo
  4. bruscolini, una manciata
  5. peperoncino
  6. pepe, facoltativo
  7. tabasco, facoltativo
  8. cipolla, olio evo, q.b.

Procedimento

Iniziimg_5251ate tagliando a tocchetti zucca e patate e a pezzi una cipolla. Mettete a soffriggere la cipolla in olio e, quando inizia a sfrigolare, aggiungete l’ortaggio, le patate e acqua calda, quanto basta. Aggiungete acqua appena vedete che viene assorbita dal composto, come si fa di solito con il risotto. Questo perché non passandolo nel frullatore, deve rimanere alla fine una crema morbida, senza brodo. Quando vedete che i tocchetti iniziano ad ammorbidirsi, mettete su uimg_5253n altro padellino il cavolo nero a scaldarsi con un goccio d’olio e peperoncino. Spegnete il fuoco quando il cavolo risulta croccante. Stessa cosa per i semi di zucca, passati in un padellino con olio, pepe e peperoncino, per renderli piccanti.

 

A quesimg_5255to punto, iniziate a schiacciare zucca e patate con un cucchiaio o una forchetta, fino a farli diventare cremosi.

 

 

Coimg_5256prite il fondo di un piatto con il cavolo nero, versate sopra la crema e terminate con i semi.

 

 

 

 

Note:

  • non ho aggiunto sale né alla zucca né al cavolo. Non lo amo e secondo me non serve, ma ovviamente se volete maggiore sapidità potete regolarvi all’assaggio;
  • a tavola ho servito con accompagnamento di tabasco, per chi desidera un gusto piccante accentuato, che compensi ancora di più il dolce della zucca;
  • i semi erano già tostati in forno, quindi pronti. Basta passarli in forno a 120° per 30-40 minuti. Quelli che vi avanzano diventano degli ottimi spezzafame;
  • i semi possono essere arricchiti con tutte le spezie che più vi piacciono;
  • le dosi della ricetta possono essere personalizzate a vostro gusto, riesce sempre;
  • le foto, frettolose, non rendono giustizia a una ricetta scaldacuore.