Spettacolare questa mostra del fotografo Helmut Newton, a Milano fino al 25 giugno. Non potevo aspettare che arrivasse a Roma e, quindi, ho fatto una piccola deviazione durante il viaggio nelle capitali della cultura Brescia e Bergamo per vederla. D’altra parte, sempre di cultura si tratta, no? Magari pop, come va di moda dividere il mondo oggi, ma se uno vuole imparare a fare arte, è dai grandi che deve imparare. Anche quelli pop. Venite che vi racconto cosa ho visto.
La mostra
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino, l’esposizione è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti e ripercorre attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Accanto alle immagini che tutti più o meno conosciamo o abbiamo visto almeno una volta nella vita, c’è anche una serie di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, che svelano aspetti meno conosciuti dell’opera di Helmut Newton. Un focus specifico è stato dedicato ai servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e provini fotografici permettono di comprendere il processo creativo che si cela dietro ad alcune delle sue foto più famose, oltre naturalmente a pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e video del fotografo all’opera, che consentono di immergersi nel contesto unico nel quale era immerso.
Capitoli cronologici
Il percorso è articolato in capitoli cronologici, che attraversa tutte le fasi ed evoluzioni della vita e della carriera di Newton, dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione. Ho visto le collaborazioni con Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld degli anni Sessanta, la serie (forse la più famosa) “Naked and Dressed” del 1981, e le grandi commissioni degli anni Novanta, tra cui Chanel, Thierry Mugler, Yves Saint Laurent e Wolford. Il materiale che ha lasciato è impressionante, basti considerare che ancora oggi è il fotografo più pubblicato.
Cosa ne penso
Mi è piaciuta molto, mi sono immersa in un mondo dove gli influencer erano professionisti, lavoravano duramente per un prodotto iconico, perfetto in ogni dettaglio, da tramandare ai posteri. Niente era lasciato al caso, il rapporto tra occhio fotografico e soggetto era fondamentale per creare quel feeling unico che ancora oggi ci osserva dalle cornici appese. Forse incredulo per essere stato messo da parte. In particolare, vi consiglio di guardare il video che viene proiettato, con Helmut Newton all’opera. Inutile dire che gli scatti con Claudia Schiffer venivano immediatamente come lui voleva, si legge nello sguardo della super modella la capacità di calarsi immediatamente nella “parte” che le viene assegnata. Fantastica. Ovviamente, tutti o quasi sono passati dalla sua macchinetta: Gianni Versace, celebre il suo nudo, Ava Gardner, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Romy Schneider, Raquel Welch, Sigourney Weaver, Margaret Thatcher, solo per fare qualche nome.
Donna degradata?
Helmut Newton è un fotografo che ha fatto discutere in vita e ha spaccato la critica in due: genio o misogino? Penso che una risposta precisa non ci sia, ma a giudicare dalla quantità di gente che si è prestata alla sua idea di ritratto, direi che tra adulti consenzienti i limiti possano anche essere esplorati. In ogni caso, la sezione nudo non rientra tra le mie preferite. Anzi. Corpi statuari e affascinanti, ma una certa freddezza che li rende respingenti. Forse, è proprio questo che voleva. La verità sulla sua concezione della donna, forse, è in uno scambio di vedute tra lui e la moglie, riportato in uno dei pannelli della mostra.
Liza featuring Helmut
Grazie a dei giochi di riflesso sui vetri delle cornici, mi sono divertita a combinare le immagini sul muro, dandogli un significato tutto mio. Che ve ne pare? Siate buoni, criticate ma con ironia! Hahaha!
Tour nei musei italiani ed europei
Se non riuscite a vederla a Milano, non disperate. Grazie agli accordi con la Helmut Newton Foundation, per la mostra è previsto un tour in importanti musei europei e internazionali. In Italia, sarà esposta anche a Roma, al Museo dell’Ara Pacis dal 6 ottobre 2023 all’11 febbraio 2024, e a Venezia, nel nuovo centro di fotografia Le Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio Maggiore, nella primavera del 2024.
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