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Book Cup: la sesta e ultima votazione

Ed eccoci arrivati all’ultimo round iniziale della Book Cup. Oggi si sfidano le librerie di Ilaria  e Laura. Guardate bene le immagini che hanno inviato, soffermatevi sui particolari, e poi…via al voto!

La partecipante 11: Ilaria

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Lo zoom della partecipante 11

Per il suo particolare, Ilaria ha scelto uno dei suoi romanzi preferiti, La lentezza, dello scrittore ceco Milan Kundera. In un castello francese adibito ad hotel viene ospitato un convegno di entomologia. Qui si intrecciano le vicende di alcuni fra gli ospiti: personaggi di varia umanità, che incarnano i vizi e vezzi umani quotidiani. 

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La partecipante 12: Laura

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Lo zoom della partecipante 12

Anche Laura ha scelto una mensola significativa di libri, oltre a un richiamo ai simboli del Giappone e dell’Italia. Tra i titoli, Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella.

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Via alle votazioni!

Stavolta per chi tifate? Libreria 11 o libreria 12? Ricordate che la competizione si svolge all’insegna del massimo fair play: nessun commento negativo verrà accettato. Votate! 11 o 12?

Votazione 5, chi passa il turno

Passa al turno successivo la libreria 9 di…Norberto! 🙂

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Book Cup: la quinta e penultima votazione

Siamo al penultimo, il quinto, round della Book Cup. Oggi si sfidano le librerie di Norberto  e Giovanna. Guardate bene le immagini che hanno inviato, soffermatevi sui particolari, e poi…via al voto!

Il partecipante 9: Norberto

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Lo zoom del partecipante 9

Per il suo particolare, Norberto ha scelto due sassi. Quello piccolo in ricordo di un luogo del cuore, San Galgano in Toscana. Il secondo, racconta una sua piccola “mania”, quella di “vedere” altro in sassi, pezzi di legno raccolti in spiaggia. In particolare, il sasso grande è il pueblo, tipico villaggio abitativo scelto come ambientazione nei fumetti di Sergio Bonelli, nelle serie di Mister NO e Tex.

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La partecipante 10: Giovanna

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Lo zoom della partecipante 10

Giovanna per il particolare ha scelto la sua colonna di libri, “fermata” dal diario, che l’ha accompagnata per anni e che proprio in quarantena ha riscoperto

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Via alle votazioni!

Stavolta per chi tifate? Libreria 9 o libreria 10? Ricordate che la competizione si svolge all’insegna del massimo fair play: nessun commento negativo verrà accettato. Votate! 9 o 10?

Votazione 4, chi passa il turno

Passa al turno successivo la libreria 8 di…Tiziana! 🙂

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Book Cup: la quarta votazione

Inauguriamo il mese di giugno con il quarto round della Book Cup. Oggi si sfidano le librerie di Aurora  e Tiziana. Guardate bene le immagini che hanno inviato, soffermatevi sui particolari, e poi…via al voto!

La partecipante 7: Aurora 

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Lo zoom della partecipante 7

Per il suo particolare, Aurora ha scelto il suo scaffale preferito, stracolmo di romance e fumetti!

Aurora 7 part 2

La partecipante 8: Tiziana

Tiziana 8 2

 

Lo zoom della partecipante 8

Tiziana per il particolare ha scelto il suo angolino letterario, con calendario buddista illustrato da una sua carissima amica.

Tiziana 8 part 2

Via alle votazioni!

Stavolta per chi tifate? libreria 7 o libreria 8? Ricordate che la competizione si svolge all’insegna del massimo fair play: nessun commento negativo verrà accettato. Votate! 7 o 8?

Votazione 3, chi passa il turno

Passa al turno successivo la libreria 5 di…Cristina! 🙂

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Al via la Book Cup delle nostre librerie! Vuoi partecipare? Ecco come

La Book Cup rilancia il gioco delle librerie. In quarantena abbiamo giocato e votato le librerie della Library League. E volete che la fase 2 passi così, senza giochi e senza librerie? Giammai! Stavolta il gioco consisterà nel votare le librerie delle persone comuni, quelle che non vanno in televisione come opinionisti, ma leggono, leggono, leggono. E considerano la loro libreria un pezzo fondamentale della propria casa. Vuoi partecipare? Ecco come si gioca.

Mandami la tua libreria!

Per partecipare come libreria, servono entro il 27 maggio 2020 2 foto della tua libreria:

  1. immagine dell’intera libreria;
  2. immagine zoom di un oggetto particolarmente che ti è particolarmente caro o rappresentativo della tua idea di posto dei libri.

Le foto possono contenere oggetti personali, ma NON fotografie con volti riconoscibili, né l’immagine del proprietario. Le foto vanno inviate entro il 27 maggio 2020 all’indirizzo email lizamjones@hotmail.com, oppure tramite Messenger di Facebook.

Quali sono le regole di voto della Book Cup? 

Partecipare al gioco è molto semplice. Alla Book Cup partecipano 14 librerie. Si comincia il 28 maggio 2020 con 7 sfide uno contro uno. Ad ogni libreria è associato un numero, in base all’ordine di iscrizione. Dovete scegliere quale, tra le due librerie presentate, vi piace di più per:

  • stile
  • materiale
  • colore
  • sistemazione dei libri.

Dopo la prima fase, le librerie restano in 7. L’ottava verrà ripescata quella, tra le perdenti, che ha ricevuto più voti. Le otto superstiti si sfideranno nei quarti e, via via, nelle semifinali e finale, fino a decretare la vincitrice. 

Dove posso votare?

Il sondaggio giornaliero sarà aperto sul blog e sui social che trovate in homepage: twitter, facebook, instagram. Rispondete con il numero corrispondente alla libreria sotto le foto pubblicate. Potete votare anche su più social, se proprio volete farne vincere una, per 24 ore a partire dalla pubblicazione delle foto. La scelta è assolutamente libera. L’unica avvertenza è che NON, e sottolineo NON, saranno accettati commenti sarcastici o denigratori nei confronti delle librerie o dei loro proprietari. Le vincitrici del girone accedono ai quarti di finale e, da quel momento in poi, ci saranno solo sfide a eliminazione diretta, fino alla finale. La vincitrice sarà eletta come libreria più bella della fase 2.

Il club delle lettere segrete – Ángeles Doñate

Ángeles Doñate ci riporta un po’ indietro nel tempo, a quando nella buca delle lettere spuntava una busta, magari colorata. Qualcuno aveva pensato a noi e ce lo comunicava con carta e penna. Oggi, al massimo arriva un’emoticon per messaggio. Più pratica, certo. Meno romantica, sicuramente.

Trama

È arrivato l’inverno a Porvenir, e ha portato con sé cattive notizie: per mancanza di lettere, l’ufficio postale sta per essere chiuso e il personale trasferito altrove. Sara, l’unica postina della zona, è nata e cresciuta a Porvenir e la sua vicina Rosa, un’arzilla ottantenne, farebbe qualsiasi cosa per non separarsi da lei. Ma cosa può inventarsi Rosa per evitare che la vita di Sara venga stravolta? Forse potrebbe scrivere una lettera che rimanda da ben sessant’anni e invitare la persona che la riceverà a fare altrettanto, scrivendo a sua volta a qualcuno. Pian piano, quel piccolo gesto innescherà una catena epistolare che coinvolgerà una giovane poetessa decisa a fondare un book club nella biblioteca locale, una donna delle pulizie peruviana, una cuoca un po’ maldestra e tanti altri, rimettendo in moto il lavoro di Sara e creando non poco trambusto fra gli abitanti del piccolo borgo. 

 Lo “scrittore” può mettersi a nudo

In altri momenti, forse non avrei trovato il romanzo piacevole, ma la quarantena pretende e desidera tranquillità e buoni sentimenti. E questo lavoro di Ángeles Doñate ne assicura in abbondanza. L’idea di base è carina, una vecchietta che decide di salvare la postina del paese dal trasferimento per mancanza di posta da recapitare, assicurando che ci siano missive da consegnare. Nasce una catena di lettere, nelle quali il mittente rimane sempre anonimo. Proprio rimanendo anonimo, lo “scrittore” può mettersi a nudo, confessando a uno sconosciuto fatti intimi e privati di se stesso o della propria vita. La catena finisce per avere effetti non solo sull’attività lavorativa della postina, ma anche delle persone che  entrano nel circolo, volenti o nolenti.

Linguaggio quasi “antico”

Dicevo sopra che in altri periodi l’avrei apprezzato meno. Il romanzo, infatti, viene meno proprio sull’aspetto che dovrebbe prevalere, quello delle dimostrazioni d’amore o di amicizia. Il linguaggio utilizzato è quasi “antico”, forse per conformarsi a un paesino arroccato sulle montagne, ma l’effetto voluto non viene raggiunto. Anche i dialoghi tra i personaggi a volte mi hanno lasciato perplessa. Può una ventenne definire un coetaneo “il ragazzo” mentre pensa a lui? Come se fosse molto più grande. E’ forse la scrittrice che si nasconde dietro Alma? Ma soprattutto, può una postina salvare il lavoro recapitando meno di una decina di lettere? Abbastanza improbabile. Come improbabile è la festa che dovrebbe rappresentare l’evento clou, segnando la svolta del romanzo, e che invece viene liquidata in due parole.

In definitiva, un romanzo senza pretese, adatto a chi cerca buoni sentimenti e uno scorrimento tranquillo della storia, con lieto fine assicurato.

p.s. devo aprire una sezione “ma perché non lasciate i titoli originali?” Anche in questo caso El invierno que tomamos cartas en el asunto (l’inverno in cui prendiamo provvedimenti in merito) è più ironico e più intrigante del solito club di qualcosa.

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Tutto ciò che vi devo – Virginia Woolf

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