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La morte, ora per ora – Brett Halliday

Brett Halliday è stato uno scrittore dai mille pseudonimi (anche Brett Halliday lo è, lui si chiama Davis Dresser), che ha spaziato dal giallo al romance senza difficoltà. La morte, ora per ora, è considerato uno dei suoi lavori migliori e un classico del giallo.

Trama

Da quando suo padre le ha scritto per dirle di aver sposato una donna di nome Florence, l’ex infermiera di sua madre, April Haddon nutre un odio amaro per la sua matrigna. Poco dopo il matrimonio,muore anche il padre ed April è costretta a tornare a Midhampton per rivendicare la sua eredità. All’apertura del testamento, la sorpresa. Come tutore legale di April, Florence ha il completo controllo sulla figliastra. Ma April vuole a tutti i costi liberarsi di Florence, anche perché ha il sospetto che voglia ucciderla. E’ proprio così? O la ragazza ha solo una grande fantasia?

Before I wake

Pubblicato per la prima volta nel 1949, Before I wake, questo il titolo originale, è più un thriller psicologico che un giallo classico come di solito sono i Mondadori. Tutto si gioca sullo scontro delle due forze di volontà di April e della matrigna. Ovviamente la seconda è più scaltra e più esperta, mentre April è ancora una ragazzina minorenne e cade in trappola con la sua ingenuità. Pagina dopo pagina, siccome è proprio April a raccontare i fatti, uno sta lì a chiedersi se quello che racconta sia vero o sia soltanto il frutto della sua immaginazione. Eppure, Florence è stata brava a farsi sposare e talmente fortunata da diventare vedova e super ricca pochi mesi dopo. Come mai nessuno la sospetta?

Perfetto in una calda giornata estiva

Il romanzo si legge in poco più di due giorni ed è appassionante. Sarà solo il finale a chiarire i fatti, anche se Brett Halliday decide di lasciare fino in fondo un margine di incertezza. L’unica cosa che non mi ha convinto molto è il modo in cui il padre di April muore/viene assassinato. Un po’ troppo fortuito per i miei gusti, ma sempre possibile. Sicuramente La morte, ora per ora è un giallo rilassante che non risente minimamente dell’età. Anzi, è perfetto da leggere in una calda giornata estiva. 

Illustrazione in copertina di Carlo Jacono

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Which would come first, morning or murder?
If things work well tonight, no one will ever read this journal. A murder is a secret you don’t confide…
Then why am I bothering to write this down?
Because it isn’t finished yet. Something might happen to save her, even tonight. If anything terrible happens, if I die and she doesn’t, this journal will be my final vengeance on her–
But I do not expect to fail.

 

Colazione da Darcy – Ali McNamara

Una sperduta isola irlandese, un’eredità inattesa e un gruppo sparuto di persone in cerca di un’occasione per ripartire o cambiare la propria vita. Sono gli ingredienti che Ali McNamara mixa in Colazione da Darcy, un romance leggero che sotto l’ombrellone vi porterà un po’ di vento celtico.

Trama

Quando Darcy McCall perde l’adorata zia Molly, l’ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un’isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull’isola di Tara, al largo delle coste occidentali dell’Irlanda. Una bella sfida, non c’è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. E così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all’altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell’isola sarà un’impresa tutt’altro che facile, ma presto Darcy scoprirà che l’isola ha molto da offrire… Nuovi amici e forse un nuovo amore l’attendono dietro l’angolo: chi, tra l’affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?

Sorvola senza mai atterrare

Gli ingredienti per una compagnia senza impegno di qualche ora ci sono tutti. A tenere insieme il racconto ci pensa l’amore che Ali McNamara nutre per l’Irlanda e che poi ci spiegherà alla fine della storia, dando anche qualche suggerimento di viaggio. La narrazione in sé è semplice, credo che a parte Darcy tutti i lettori abbiano capito qualche pagina prima della rivelazione dei misteri…i misteri. Si fa leggere, e niente più. Tutto sommato per una lettura poco impegnativa sotto l’ombrellone può andare. Personalmente avrei preferito che venisse dato più spazio alle singole storie e meno alle marche di quello che indossano, perché alla fine posso dire di conoscere solo la vita di Darcy e neanche questa più di tanto. Non so, è stato come sorvolare l’isola con un deltaplano, senza mai atterrare.

p.s. per una volta non mi posso lamentare del titolo italiano, che è uguale all’originale. Perché infilare il famoso film e Audrey Hepburn ovunque, anche con un tubino nero che non collima con la storia? E perché chiamare Darcy la protagonista? Di Darcy ce n’è uno solo ed è un uomo 🙂

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L’isola delle farfalle – Corina Bomann

Sapete che da un po’ di tempo mi sento orfana e sto cercando tra le autrici contemporanee una degna sostituta di Rosamunde Pilcher. Ho letto troppo poco per affermare con certezza che Corina Bomann possa in qualche modo assolvere questa fondamentale funzione nella mia vita. Posso però dire con sicurezza che L’isola delle farfalle mi ha tenuto incollata fino all’ultima pagina…

Trama

È un triste risveglio per l’avvocatessa berlinese Diana Wagenbach. Solo la sera precedente, infatti, ha scoperto che suo marito l’ha tradita. Come se non bastasse, una telefonata dall’Inghilterra la informa che la cara zia Emmely ha le ore contate e vorrebbe vederla un’ultima volta. Non le resta che fare i bagagli e prendere il primo volo verso l’antica dimora di Tremayne House, dove i suoi avi hanno vissuto per generazioni. Diana non può sapere che cosa l’attende. Non sa che in punto di morte zia Emmely le sta per consegnare un terribile segreto di famiglia, custodito gelosamente per anni. Come in un rebus, con pochi, enigmatici indizi a disposizione, a Diana è affidato il difficile compito di portare alla luce che cosa accadde tanti anni prima, nel lontano Oriente, a Ceylon, l’incantevole isola del tè e delle farfalle. Qualcosa che inciderà profondamente anche sul suo destino…

Quattro indizi per un mistero

Nel suo romanzo d’esordio, Corina Bomann mescola sapientemente gli ingredienti del mistero per confezionare una saga familiare che si muove tra passato e presente, svelando piano piano tutte le sue carte. Una foto ingiallita che ritrae una bellissima donna di fronte a una casa tra le palme, una foglia incisa in caratteri misteriosi, una bustina di tè, una vecchia guida turistica: questi sono gli unici elementi di partenza che la zia Emmely affida alla nipote Diana. Da qui, la donna dovrà fare un salto indietro nel tempo, per riconciliare i suoi avi e guardare serenamente al suo futuro. Non sa bene cosa cercare, sa solo che la sua vita ha bisogno di una scossa, di togliersi di mezzo un matrimonio infelice. Scoprirà il segreto della famiglia, l’amore e anche che in lei scorre sangue tamil.

Un altro mondo e un’epoca lontana per sognare

Se ancora non conoscete Corina Bomann, ve la consiglio. Trovo la sua scrittura un tantino superiore a quella di Lucinda Riley, che insieme a lei viene citata come una delle migliori del genere, insieme a Kate Morton. La storia è piacevole, perfetta per i consigli da ombrellone che vi sto dando. Il finale, con quel colpo di scena imprevisto, mi ha commosso. L’isola delle farfalle promossa a pieni voti, senza dubbio. Se proprio devo trovargli un difetto, direi che avrei bilanciato meglio passato e presente, dando più spazio al secondo. Anche il significato della foglia non è propriamente centrato e, chissà perché, Diana dimentica il suo amico tedesco che sta indagando sul contenuto delle foglie. Chissà cosa c’era scritto alla fine? Sono comunque dettagli, il romanzo merita il vostro tempo e vi trasporterà in un altro mondo e in un’epoca lontana. Cosa c’è di meglio per sognare un po’?

Un’estate così – Roisin Meaney

La seconda proposta per i libri da ombrellone si traduce in questo delizioso romanzo di Roisin Meaney, che mi ha fatto degna compagnia sotto il sole e nelle pause tra una nuotata e l’altra. Le avventure degli abitanti di Roone mi hanno conquistato fin da subito e quasi quasi è stato un dispiacere terminarlo. Quanto mi piacerebbe vivere su un’isola, possibilmente semi deserta!

Trama

Nell Mulcahy è cresciuta su un’isoletta al largo della costa irlandese e sta per sposarsi con Tim, un affermato programmatore. Le spese per le nozze, però, sono tante e Nell sta cercando disperatamente un modo per racimolare qualche soldo in più e avere finalmente la cerimonia perfetta che ha sempre sognato. Decide così di affittare durante l’estate il vecchio cottage che possiede sull’isola. Ma con l’arrivo degli ospiti, tutto comincia ad andare a rotoli e anche il suo matrimonio sembra sul punto di essere annullato. Perfino lei dovrà rimettere in discussione le sue convinzioni: la nostra vita è scritta nelle stelle o siamo noi i responsabili del nostro destino? Di sicuro, una sola cosa è certa: sarà un’estate che nessuno sull’isola dimenticherà facilmente…

A casa di Nell

Roisin Meaney ha scelto una costruzione azzeccata. Tante mini storie dentro un unico capitolo. Fin dall’inizio, la storia degli abitanti di Roone è corale. D’accordo, le vicende di Nell e Tim sono il motore principale. Ben presto, tuttavia, ti ritrovi avvolto nelle storie degli abitanti dell’isola e degli ospiti che Nell alloggia a casa sua. Una casa delle favole, quella dove tutte vorremmo abitare. Con un vicino che tutte vorremmo avere. E un aiutante nei lavori faticosi che tutte vorremmo ammirare. Insomma, una vita paradisiaca, tranquilla, senza la congestione del traffico e la fretta di andare da qualche parte che da qualche anno si è impossessata più o meno di tutti. La vita sull’isola è così. Anche nel mio Una corsa per amore, ambientato in Corsica, i ritmi sono placidi e Manon fatica a riabituarsi.

Una bella protagonista 

Nell, invece, è nata per vivere in un posto così, dove tutti conoscono tutti e l’aiuto è reciproco e donato senza riserve. Roisin Meaney ha tratteggiato un bel personaggio, tondo e lineare nei comportamenti. E’ l’amica per definizione, sempre pronta a farsi in quattro per gli altri. Peccato che non sempre venga ripagata con la stessa moneta, soprattutto dal fidanzato. Il quale a sua volta non ha nessuna colpa, se non quella di sentirsi distante, non solo fisicamente perché vive a Dublino, dalle logiche che regolano la vita sull’isola. Sarà il destino di Nell, avere a che fare con uomini che scappano? Perché anche il padre non è che la racconti proprio giusta.

V’innamorerete 

In definiva, un romanzo che vi consiglio. So che amerete Nell, e James, e Moira, e Walter (Roisin Meaney, che mi combini!!!), e Hugh, e i gemelli, e le storie collaterali degli ospiti di Nell. E soprattutto il mio preferito, Andy. So già che la soffitta commuoverà anche voi. Leggete Un’estate così e poi scrivetemi nei commenti cosa ne pensate.

Curiosità

Valentia Island Kerry
Valentia Island Kerry

Roone non esiste, ma la scrittrice consiglia di fare un viaggetto a Valentia Island, nel Kerry, che le ha dato l’ispirazione. Che dite? Suggerimento buono per il prossimo viaggio letterario?

Nel risvolto di copertina della versione italiana, si accenna al fatto che “in paese gira voce che quella casa sia stregata“. Dove? Quando? Che libro avete letto? 🙂

La traduzione è condivisa tra due traduttrici, con pagine ben definite. L’avevo capito prima di guardare il nome del traduttore, non vi dirò perché.

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Cupcake club – Roisin Meaney

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Single jungle: uomini, drink e caccia grossa – Sarah Mlynowski

Inauguro con Sarah Mlynowski e questo romanzo super vintage la serie “libri da ombrellone”, quei libri a cui non chiedi nulla se non di farti divertire, appunto, sotto l’ombrellone. Single jungle è il primo romance dell’autrice canadese, che mi ricordo avevo trovato come allegato a Cosmopolitan e pubblicato nella collana Red dress ink di Harlequin Mondadori. E’ uscito nel 2001, sull’onda del grande successo di Sex and the city  e racconta le vicende tragicomiche di ragazze che tentano di farcela da sole. Senza uomini. Ci riusciranno?

Trama

Jackie Norris è stata appena mollata via e-mail da Jeremy, partito per la Thailandia per ritrovare se stesso. Ma la ragazza ha intenzione di reagire. Invece di chiudersi in casa a piangere, decide di dedicarsi alla caccia grossa. La preda? Un nuovo fidanzato. C’è solo un piccolo problema: tutti gli uomini che incontra hanno le mani sudaticcie, sono lunatici, pieni di tic, poco galanti, troppo galanti o morbosamente interessati al suo arredamento! 

Confusione post laurea

Immaginatevi la situazione: ti trasferisci per amore (mai, per carità!) a Boston e lui che fa? Ti molla via e-mail per andare dall’altra parte del mondo a ritrovare se stesso. Neanche puoi confidarti più di tanto con le amiche: una è a New York e non fa altro che lavorare, un’altra è ultra fidanzata e aspetta solo l’anello, la terza ti accompagna nelle scorribande notturne all’Orgasm (!) per accalappiare un buon partito. Per di più, lavori all’agenzia Cupido come editor di romanzi rosa (il mio sogno segreto) e i tipi che incontri sono tutti uno più strano dell’altro. C’è gente che per molto meno si è suicidata.

E ora? 

Chi ha criticato Sarah Mlynowski non è entrato nello spirito della storia. Che secondo me incarna perfettamente la confusione di una ventenne non solo di fronte al fallimento della sua storia d’amore, ma anche al cospetto delle sfide che l’attendono. Chi di noi dopo la laurea non ha pronunciato la fatidica frase: e ora? sentendosi gelare? E chi di noi non ha accettato per il vile denaro un lavoro che definire palloso suona come un complimento? Ecco, se avete vissuto questi due momenti tragici, e anche se riuscite solo a immaginarli beati voi, riuscirete a ridere delle disgrazie di Jackie. Tra cui includerei anche una sorella piccola da consolare, una madre pazza da arginare, un padre lontano da sintonizzare.

Un chick lit che mantiene le promesse

E un uomo nuovo da incontrare. Insomma, Single jungle è un chick lit che fa il suo dovere, mantiene le promesse “da ombrellone”. Soprattutto nel finale, uno dei più riusciti in assoluto. Perché quando una donna impara a navigare nella jungla selvaggia dei single, non c’è uomo che possa arginarla.