La prima ricetta che ho postato, quella che Mireille Guiliano chiama “la minestra di porri magica” e contenuta nel suo libro Le francesi non ingrassano, mi è costata la perdita del gruppetto che avrebbe dovuto accompagnarmi in quest’avventura, la prova pratica dei trucchi contenuti nel manuale per rimanere in forma senza privazioni.
Pazienza, quando avrete voglia di provarla, scoprirete che la minestra di porri non solo è deliziosa, ma mantiene anche quello che promette: far partire il programma con una sensazione di leggerezza che migliora l’umore e dà sprint al tentativo.
L’idea di partenza
L’idea di partenza era questa: provare o meno la bontà dei rimedi suggeriti nel manuale “Le francesi non ingrassano” da Mireille Guiliano, autrice che negli anni ha ricevuto diverse critiche, soprattutto per la sua convinzione che “french do it better”. Le francesi sono eleganti, si godono la vita, non fanno sport, fumano, condiscono con il burro e non metterebbero piede in palestra neanche morte. Eppure, non ingrassano. Perché? Come fanno? Mireille Guiliano lo spiega a noi comuni mortali.
E io ho voluto provare. Anche perché ho comprato questo libro in un momento di follia diversi anni fa e mi sono limitata a leggerlo. A che serve un manuale se non si mettono in pratica le ricette magiche che contiene? Perché ogni manuale che si rispetti è così, promette miracoli e cambiamenti epocali e anche solo averlo tra le mani e leggerlo tacita la coscienza e ci tranquillizza. Se ce l’ha fatta lei, posso farcela anch’io. E’ così semplice, da domani cambierò. Tutto qui? Sono cose che già so, devo solo trovare il tempo di dedicarmi anche a questo, come se la mia vita non fosse già abbastanza complicata. Poi, sapete meglio di me come va a finire: il manuale finisce su uno scaffale e addio miracoli.
Il programma detox
Stavolta, ho deciso di cimentarmi. Un mese, un solo mese seguendo, più o meno, il programma detox di Mireille.
A pensarci bene, e a dedicarsi per bene, si tratta semplicemente di adottare criteri di buon senso nella ricerca del benessere e dei piaceri della vita.
Questo, a mio avviso, è il punto centrale del manuale e l’aspetto più importante da tenere presente ogni giorno nel nostro percorso di vita: stare bene, godersela, non stare lì a contare le calorie e a soffrire di privazioni, non uccidersi di esercizi in palestra per poi usare l’ascensore anche per salire un piano.
Come riuscire a fare questo? La Guiliano prende a esempio le francesi e le loro abitudini: niente palestra, lunghe camminate all’aria aperta. Niente ascensore, solo scale. Niente cibi confezionali, solo prodotti di stagione e possibilmente a km0. Niente ingordigia, alzarsi da tavola senza essere pienamente soddisfatti, pregustando il momento in cui potremo di nuovo assaggiare i cibi che ci hanno deliziato. E così via.
Niente di eccezionale, niente che non sappiamo già. Solo, bisogna aver voglia di prenderci cura di noi stessi ed è qui che, come si dice, “casca l’asino”.
Per la cronaca: provando per divertimento, ho perso quasi 3 kg, più o meno quelli che prendo a ogni romanzo che scrivo per l’ansia da pubblicazione di cui soffro. Ora sto scrivendo il terzo e credo proprio che alla fine Mireille dovrà venirmi di nuovo in soccorso.
Poi, ci sarebbe un’altra storia da raccontare, quella dei miei viaggi in Francia con vicine di posto alle prese con un piatto d’insalata senza pane come pasto completo. E’, appunto, un’altra storia e un altro discorso, ben più serio di questo, ma siamo proprio proprio sicuri che le francesi non ingrassino?