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La Fame senza fine di Knut Hamsun

Su Knut Hamsun, premio Nobel 1920, si è detto di tutto e di più. Che fosse un simpatizzante nazista, e per questo fu rinchiuso in un ospedale psichiatrico, che aderisse al panteismo, che i suoi libri meritavano di essere bruciati in piazza, cosa che effettivamente accadde. Fame è il suo primo, grande successo. Ci sono voluti quasi due anni per finirlo: l’ho preso, lasciato, ripreso, lasciato di nuovo. A un certo punto, questa Fame si è placata e sono arrivata alla parola Fine. Ora vi racconto cosa penso di questo romanzo così controverso.

Trama

Un giovane scrittore passa un periodo di solitari deliri e tortuose riflessioni nella città di Christiania. Vari personaggi lo sfiorano e scompaiono, ma unica vera e costante compagna, inesorabile antagonista, è la fame. Visionario della fame, il giovane scrittore scopre il carattere fantomatico e oppressivo della vita urbana, si inoltra negli infiniti sottosuoli della mente, lascia infine che esploda la sua rabbia fisiologica contro una società che sembra affinare sempre più, col tempo, le sue torture.

Fame di vivere

Se penso che è stato scritto nel 1890, il primo aggettivo che mi viene in mente è “moderno”. Narrazione veloce, vita di città, una Oslo che all’epoca si chiamava Christiania. Un giovane scrittore che ha Fame, in tutti i sensi. Ha fame di vivere, ha fame di scrivere, ha fame di amare. Ha fame vera e propria, soprattutto. Il ritmo è ansiogeno, sembra per 3/4 il delirio di un pazzo. Uno squilibrato che cerca in tutti i modi di sopravvivere, escogitando le strategie più strampalate per riuscirci, raccontando storie, a sé e agli altri, abbordando donne per strada, facendosi rinchiudere in prigione. Dice di se stesso di essere un giornalista con ambizioni di scrittore, ma tutte le grandi idee che gli vengono, finiscono inevitabilmente in un nulla di fatto, perché gliene viene una ancora più grandiosa.

Eppure

Eppure, ogni tanto qualcuno che gli dà credito lo trova. E allora, riesce a sopravvivere per un altro po’, ma a un certo punto anche io ho perso le speranze di vederlo risorgere. A questo punto, quando la sconfitta sembra ormai certa e di questo accanimento uno non ne può più, improvvisamente il ritmo accelera, invece di decelerare. Questa città,  Christiania, non è ospitale. O, forse, è il protagonista a non essere tagliato per questa vita. Perché le risorse le avrebbe, ma le dissipa. Non sono i contatti umani che vuole, perché cinismo e ironia si mescolano a ogni nuovo incontro. Non sono i soldi che gli interessano, non è il tenore di vita che cerca, non è il grande romanzo che sogna. Cerca, cerca…ma cosa cerca? Forse un mondo diverso, forse un’utopia, forse qualcuno a cui volere bene. O forse no, forse assistiamo semplicemente al delirio di onnipotenza di un artista disperato e affamato. Che alla fine una via d’uscita la trova. O forse no…

In cerca di Utopia

Quello di Knut Hamsun è un romanzo a cui ho pensato e ripensato sia quando l’ho lasciato in sospeso, sia quando sono riuscita a finirlo. Alla fine, il protagonista avrà trovato la sua strada? Sarà riuscito a risalire dall’abisso di quell’osso di carne macilenta vomitato per strada? Chissà. L’autore ha avuto una lunga vita e ha superato tutte le contestazioni. Si è opposto all’imperialismo britannico e dell’Unione Sovietica, ma simpatizzava per Hitler. Considerando le note biografiche e come finisce il romanzo, purtroppo per fare spoiler non posso dire di più, sospetto che il giovane e poi non più giovane, abbia continuato a girovagare in preda alla Fame. In cerca di Utopia, probabilmente. Knut Hamsun e la seconda moglie comprarono una fattoria, con l’idea “di vivere del lavoro della fattoria, con la scrittura per sbarcare il lunario“. Alla fine, Knut Hamsun avrà trovato la sua pace? 

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La vegetariana – Han Kang

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Ich bin Berliner/8: Bebelplatz, brucia libro, brucia!

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Andrea Frediani e gli Orsini, i lupi di Roma

Andrea Frediani è un autore prolifico,  laureato in Storia medievale. E proprio nella Roma medievale ci porta con I lupi di Roma, storia romanzata presentata al premio Strega 2021. Lavoro con cui lancia una sfida al lettore: convincere la gente che la storia è appassionante, puntando a mediare tra la ricostruzione accurata e il ritmo incalzante. Come dice lui stesso: “spero di aver realizzato un’opera avvincente e, allo stesso tempo, istruttiva, un binomio che dovrebbe essere l’essenza della divulgazione storica“. Io come lettrice ho raccolto la sfida. Lui, come autore, sarà riuscito nel suo obiettivo? Ora vi racconto. 

Trama

Nel 1277, una feroce lotta per il po­tere si scatena in occasione del con­clave. Dopo sei mesi di sede vacante, la famiglia Orsini riesce a far eleg­gere un proprio esponente. Il nuovo pontefice, Niccolò III, si propone di arginare lo strapotere di Carlo D’An­giò, re francese di Napoli e senatore di Roma, ma mira anche a consoli­dare le fortune della famiglia. In bre­ve gli Orsini assumono il controllo di Roma, di Viterbo e del collegio cardinalizio. Tuttavia le ambizioni del papa e di suo cugino, il cardina­le Matteo Rubeo, obbligano alcuni membri della famiglia, come Orso, podestà di Viterbo, e Perna, spinta da un amore proibito, a sacrificare i loro stessi sentimenti. Ma l’ascesa della dinastia viene interrotta da un evento imprevedibile, che esporrà gli Orsini alla vendetta dei loro tanti nemici. In cerca di riscatto, gli Orsini scopriran­no che farsi campioni degli ideali di libertà può essere un obiettivo più gratificante del dominio. Da Bolo­gna a Palermo, passando per Firenze, Viterbo e Roma, si faranno quindi protagonisti delle lotte tra guelfi e ghibellini, per le autonomie comunali e dei Vespri siciliani, imprimendo la loro mano sul ricco affresco dell’Italia tardomedievale. Questa è una storia di potere, di fede, di amore e di san­gue. Questa è la storia della famiglia Orsini, i Lupi di Roma.

I lupi…

L’ autore di questo romanzo, Andrea Frediani, ci porta in una Roma che per lunghi periodi è stata soggetta a lotte intestine per la conquista del potere. Avvenimenti di cui il popolo avrebbe fatto volentieri a meno, visto le sofferenze che ha dovuto subire, ma questo è un altro discorso. La storia non si cambia, anche se qui viene un po’ romanzata, per ammissione dello stesso autore. In ogni caso, Andrea Frediani ben descrive le faide tra le famiglie patrizie romane, nonché le alleanze con il clero e le potenze straniere. Quando veniva acquisita una posizione dominante da una fazione, per le altre erano dolori! Questo aspetto, il romanzo lo spiega perfettamente. L’autore confeziona una buona storia, senza lasciare pause inutili.

…e le iene. 

Al contrario, lancia messaggi su cui riflettere. Soprattutto sui trascorsi della chiesa, che perdendo il potere temporale, è fortunatamente tornata ai dettami cristiani. Devo dire, però, che forse il titolo di questo libro non è quello giusto. Probabilmente, sarebbe stato meglio “Le iene di Roma“, perché in effetti i lupi uccidono la preda e la divorano.

Le iene, invece, la divorano quando è ancora viva.

Quindi, per rispondere alla domanda, Andrea Frediani è riuscito nel suo intento? Direi proprio di sì.

E a voi? Piacciono i libri romanzati sull’antica Roma? Quali mi consigliate di leggere?

Leggi anche: 
http://www.pennaecalamaro.com/2022/01/07/giardino-dinverno-bomarzo/

Clive Cussler e la punta dell’Iceberg

Clive Cussler e Iceberg. Si può scegliere un romanzo per la copertina ghiacciata? Sì, soprattutto se sono giornate di grandissimo caldo, in cui anche leggere fa fatica. Iceberg è uno dei primi romanzi di Clive Cussler e il primo che leggo in assoluto, quindi prima di dare un giudizio mi sono confrontata con le opinioni dei cultori di questo autore, scomparso due anni fa al termine di una vita prolifica per quanto riguarda le pubblicazioni. Ora vi racconto com’è andato il mio primo approccio alle sue avventure.

Trama

Il romanzo prende le mosse tra le sterminate distese di ghiaccio dell’Artico. Lì, stritolato dagli iceberg, giace il relitto di un lussuoso yacht che racchiude i corpi dei quindici passeggeri e uno sconvolgente mistero, destinato a creare immense ricchezze o tremende sciagure. Per scoprirlo, ma soprattutto per opporsi ai deliranti piani di Oskar Rondheim che minacciano la sicurezza del pianeta, esiste una sola persona, Dirk Pitt, che ancora una volta verrà coinvolto in mirabolanti avventure e in imprese rischiose.

Un campo già seminato

Intanto, riconosco a Clive Cussler che possiede una grande fantasia, anche se in Iceberg si muove su un campo già seminato in precedenza da altri autori. Con una sostanziale differenza: mentre gli scrittori che hanno preceduto Iceberg volevano dominare il mondo per il loro puro piacere, eliminando tutti gli ostacoli che si dovessero presentare contro questo obiettivo, questo di Clive Cussler ha lo stesso scopo. A fin di bene, però, per assicurare il benessere dei popoli in condizioni di povertà. Una sorta di Robin Hood dei ghiacci.

Il superuomo

Bisogna dire che questa organizzazione super potente ha uno strano modo di ottenere l’obiettivo, visto che usa gli stessi metodi dei precedenti, (tipo Spectre), cioè l’eliminazione di chiunque si frappoga al loro disegno benefico. Fortunamente, c’è un superuomo che risolve la drammatica vicenda a prezzo di sacrifici personali e correndo gravi pericoli. E qui il mio giudizio non sarebbe molto positivo, se non avessi letto i commenti dei suoi lettori storici, che parlano di un Dirk Pitt ancora giovane e lontano dalle grandi avventure che segneranno il suo futuro. Allora, sospendo il giudizio. 

Buon libro da ombrellone

In sostanza, senza nulla togliere alla bravura di Clive Cussler nel raccontare fatti e situazioni che nella realtà è difficile che possano accadere, direi che Iceberg è un buon libro da leggere  oziosamente sdraiati a bordo piscina o sul terrazzo, come estremo tentativo di trovare un po’ di refrigerio a una calura senza fine.

Voi che ne dite? Siete fan di Clive Cussler? Quali titoli mi consigliate?

Leggi anche: 

I sei giorni del Condor, un romanzo di fantasia?

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Tutti i libri citati dai kdrama, la fisica dell’amore!

I libri citati dai kdrama sono tanti, diciamo che gli autori non si risparmiano in citazioni, richiami, veri e propri riadattamenti, volumi piazzati strategicamente dietro o in mano al protagonista. A un certo punto, per divertimento ho iniziato a prendere nota di quelli che vedevo. Non sono tutti, questo post è un work in progress, continuerò ad aggiungere istantanee e titoli di tutti quelli che mi capiteranno a tiro. Perché un bookworm è un bookworm, anche mentre guarda la tv! Non siete d’accordo? E allora, via alla carrellata: li ho suddivisi in classici, per ragazzi, saggi, filosofia, poesia, contemporanei e citazioni di scrittori. Ce n’è per tutti i gusti, veramente. Piano piano inserirò anche le foto, così potremo vedere i nostri amati attori con un libro in mano!

Classici 

Piccole donne (2022)

Il kdrama è una rivisitazione in chiave moderna, molto moderna, di Piccole donne di Louisa May Alcott. La serie ruota attorno a tre sorelle molto legate e cresciute in povertà. Un giorno, in seguito alla sparizione di 70 miliardi di won, si ritrovano coinvolte in un intrigo che le oppone a una delle famiglie più potenti della nazione. Da qualche parte, c’è anche la quarta sorella. Nella puntata 3, al minuto 46, l’ex CEO della ditta della sorella maggiore, è seduto in poltrona a leggere Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre. Con una certa ironia, quando fanno irruzione nella sua stanza, è arrivato proprio a un punto cruciale. E, forse, a uno spoiler per chi sta guardando il drama 😉 

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Summer strike (2021) (1)

Kdrama fortemente consigliato, storia estiva e molto, molto confortante. Non ci sono i soliti attori, ma sono tutti bravissimi, anche i bambini. Lee Yeo-Reum (Seol Hyun), che in coreano significa estate, decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Qui, la biblioteca diventa il centro dei suoi interessi e amicizie. E non solo. Lei è laureata in letteratura, quindi citerò più volte questo drama in questo post. Per quanto riguarda i classici, in biblioteca trova subito un feeling con An Dae-Bom (Im Si-Wan), il bibliotecario. Nella terza puntata, lo paragona a Santiago, il vecchio pescatore protagonista de Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway

strike summer santiago drama

Il vecchio e il mare è anche il motivo per cui decide di rimanere a vivere lì e non da un’altra parte. Entrando per caso in biblioteca, tira fuori da uno scaffale quel libro.

il vecchio e il mare 1 summer strike kdrama

La colpisce una frase: “Gli uomini non sono fatti per arrendersi. A volte potremo fallire, ma non saremo mai sconfitti”. A quel punto, sa di aver trovato il posto che stava cercando.

il vecchio e il mare 2 summer strike kdrama

My dangerous wife (1) (2020)

Nella sedicesima puntata, viene citata Anna Karenina di Lev Tolstoj e il suo famosissimo incipit: “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo“. Mai citazione fu più azzeccata, queste famiglie sono infelici e ognuna, effettivamente, a modo suo. Anche troppo. Shim Jae Kyeong è una donna intelligente e ricca. Da sei anni è sposata con Kim Yoon Cheol e apparentemente il matrimonio funziona. In realtà, il marito, proprietario di un famoso ristorante di cucina italiana, la tradisce con la manager del ristorante, Jin Sun Mi. I due architettano un piano per sbarazzarsi della moglie. Senonché una sera, rincasando, il marito scopre che la moglie è stata rapita e gli viene chiesto un riscatto. Interviene anche la polizia e iniziano le indagini. Ma le cose quasi sempre non sono quello che sembrano. 

Matrimonial chaos (2018)

Anche qui c’è un autore russo. Il marito legge Dostoievskij, L’eterno marito. Quarta puntata, mentre Jo Seok-Moo e Kang Hwi-Roo stanno nascondendo di aver divorziato. Scritto dopo Delitto e castigo e L’idiota, questo romanzo racconta la rivalità tra due uomini. Trusozkij è succube delle donne a tal punto da essere disposto a subirne tutte le umiliazioni. Marito tradito, dopo la morte della moglie si mette sulle tracce di colui che un tempo ne fu l’amante. Si tratta di Vel’čaninov, quarantenne nevrotico e in crisi di coscienza, ipocondriaco e sentimentalmente inquieto. Tra i due si instaura un rapporto tanto ambiguo quanto bizzarro, un’apparente e improbabile amicizia che nasconde una sopita volontà di vendetta. Anni dopo, il destino li farà reincontrare, protagonisti di un nuovo triangolo amoroso e ancora una volta nei panni il primo di «eterno marito», il secondo di «eterno amante».

My only one (2018)

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen viene richiamato nella storia in sé del drama e compare alle spalle del capofamiglia, alla sua destra nei volumi rilegati marroni e in quello bianco sporco, ogni volta che è seduto alla scrivania. Il drama è la storia di Kim Do-Ran (Uee), poverissima e brillante, che si innamora di Wang Dae-Ryook, erede di una famiglia ricchissima, interpretato dal tenerone Lee Jang-Woo. Orgoglio è chiaramente quello di lei, il pregiudizio quello della famiglia di lui. Un polpettone come pochi, ma lui è carino carino. 

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Suspicious partner (2017)

Il protagonista Noh Ji Wook (Ji Chang-Wook)  è un avvocato che legge molto e, attenzione, quello che legge segue l’evoluzione della storia. All’inizio, è sdraiato nella sua stanza relax e legge un saggio di Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé.

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Poi, quando inizia a cambiare e si apre al mondo legge Fuse, una serie fantasy.

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Suspicious partner è la storia di un avvocato ex procuratore, Noh Ji-Wook, e della tirocinante Eun Bong-Hee, che lavorano insieme su un caso misterioso riguardante un assassino psicopatico e per il quale viene accusata la stessa Bong-Hee.

The package (2017)

E’ la storia della guida turistica Yoon So-So e del gruppo di turisti coreani che porta in giro per la Francia con un pacchetto turistico. Nella prima puntata, mostra loro la Torre Eiffel prima di lasciare Parigi e dice che al tempo della sua costruzione gli artisti non l’amavano. Cita come esempio l’autore di Una vita, Guy de Maupassant, profondamente contrariato, tanto da diventarne  un regolare cliente del ristorante. La gente gli chiedeva: perché lo frequenta? E lui: “E’ l’unico posto da cui non la vedo”. Hahaha! Sarà vero? 

Secret (2013) e Reflection of you (1) (2021)

Nella puntata 10 di Secret, viene citato Cime tempestose. Secret è un drama del 2013, molto intenso: Kang Yoo-Jung (Hwang Jung-Eum) è profondamente innamorata del brillante avvocato Ahn Do-Hoon (Bae Soo-Bin); una sera di pioggia, il giovane perde tuttavia il controllo dell’auto e investe accidentalmente una donna, Seo Ji-Hee. Kang Yoo-Jung, per evitare che la carriera dell’amato venga stroncata sul nascere, decide di prendersi la responsabilità dell’accaduto. Uscita dal carcere, deve affrontare la vendetta di Min-Hyuk (Ji Sung), il fidanzato della donna investita.

In Reflection of you, invece, nella puntata 15 la figlia Lisa va in biblioteca e lo prende in mano. Reflection of you è la storia di una pittrice di successo e di una brillante e giovane donna che riappare improvvisamente nella sua vita. Cime tempestose qui è più di una citazione, è probabilmente il titolo che ha ispirato la sceneggiatura e il romanzo 너를 닮은 사람 – Qualcuno che ti somiglia – di Jung So-hyeon da cui è tratto. 

Per ragazzi

Live your own life (2023)

Drammone per famiglie in 50 puntate, dove succede di tutto, stile soap opera. Abbiamo di nuovo Uee – Lee Hyo-Sim, citata sopra in Orgoglio e pregiudizio, che deve trovare la forza di affrancarsi da una famiglia che la sfrutta. Di lei, si innamora il ricchissimo Kang Tae-Min (Ko Joo-Woo), il second lead. Nella diciottesima puntata, in una conversazione nella sua stanza con la terribile madre, dietro di lui sugli scaffali a destra vediamo The Catcher in the Rye, Il giovane Holden. Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? 

il giovane holden Live your own way

L’avvocata Woo (2022)

L’avvocata Woo è innamorata delle balene, di cui tenta sempre di parlare con qualcuno. Nella prima puntata, cita la balena bianca di Moby Dick, affermando che in realtà non fosse una balena banca, bensì un capodoglio.

Summer strike (2021) (2)

Nella prima puntata, Lee Yeo-Reum decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Mentre sta impacchettando le sue cose in ufficio, inquadrano Il ragazzo degli scarabei, di M. G. Leonard. (2017). Nel romanzo, la vita di Darkus fa decisamente schifo. Da quando suo padre è scomparso nel nulla, tutto è andato a rotoli. Darkus si è ritrovato solo al mondo, a vivere in una casa che non conosce con uno zio che non sa badare a lui. Come se non bastasse, i vicini sono due tizi che accumulano montagne di immondizia nel cortile. E proprio da lì Darkus vede spuntare uno scarabeo gigante. Si chiama Baxter e sembra in grado di comunicare. Ma un ragazzino può davvero diventare amico di un insetto? E un insetto può aiutare un ragazzino a ritrovare il padre scomparso? 

Scent of a woman (2011) e Reflection of you (2) (2021)

Tra i libri citati dai kdrama, Anna di Tetti verdi va forte. La vediamo in Scent of a woman: nell’episodio 6 il dottore prende in mano il romanzo e dentro trova una foto di bambino con il suo primo amore. Lo stesso romanzo si vede anche in Reflection of you (2): nell’episodio 2 la figlia della protagonista, Lisa, lo legge durante la lezione di arte e viene rimproverata per questo.

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Flower boy next door (2013)

In Flower boy next door, invece, preferiscono Il piccolo principe, che usano nella puntata in cui parlano della dipendenza dall’alcol. Enrique fa un paragone con Il piccolo principe quando incontra un alcolizzato.

Five enough (2016)

Nella puntata 3 di questo drama per famiglie, il figlio della protagonista, Ahn Mi-jung, si addormenta mentre legge Il segno dei quattro di Sherlock Holmes, credendo che il padre gliel’abbia recapitato dagli Stati Uniti. In realtà, i genitori stanno nascondendo di aver divorziato. 

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Contemporanei

L’ispettrice Koo (2021)

Nell’Ispettrice Koo troviamo Dio di illusioni di Donna Tartt: in una delle ultime puntate, viene mostrato il romanzo, a cui chiaramente si ispira l’intera vicenda. Il romanzo narra le vicende di cinque studenti del college ricchi e viziati, cui si aggiunge il protagonista squattrinato Richard Papen, che si è iscritto per sfuggire alla sua noiosa vita borghese in California. Incoraggiati dal loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale, il gruppo si ritrova a passare pigri weekend in un circolo di alcol, droga e sottili giochi d’amore, mentre al contempo cercano di nascondere un grave crimine che hanno commesso tutti insieme. Nel corso del drama, inoltre, viene mostrata una collana che comprende Hansel e Gretel, Amleto, …, tutti direttamente collegati agli omicidi commessi.

Encounter (1) (2018)

Nella prima puntata, il protagonista maschile è a Cuba, intento a leggere World’s End Girlfriend (세계의 끝 여자친구. 2009) di Kim Yeonsu  (김연수), una raccolta di nove racconti in cui i personaggi sopportano la perdita dei propri cari o hanno i cuori infranti. Non a caso, quindi, il titolo originale del kdrama è “Il fidanzato“. Cha Soo-Hyun (Song Hye-Kyo) è la figlia di un politico. Dopo essersi laureata al college, ha sposato per convenienza un altro chaebol. Suo marito però aveva una relazione e ha chiesto il divorzio. Ora è amministratore delegato di un hotel. Kim Jin-Hyeok (Park Bo-Gum) è un giovane che cerca lavoro e nel frattempo lavora part-time. S’incontrano per caso a Cuba. Quando torna in Corea, riceve una telefonata da un albergo. Viene a sapere che ora è assunto nell’albergo di Cha Soo-Hyun.

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Nella nona puntata, invece, lui è al mare da solo, a leggere 파도가 바다의 일이라면, If Waves are the Work of Sea, di Kim Yeon-SuSe le onde sono opera del mare, anche se il romanzo non è tradotto in italiano, è la storia di Camilla, adottata da una famiglia bianca della classe media americana. Ora che ha 26 anni ed è un’autrice di successo, torna in Corea con un progetto per scrivere una saggistica sulle sue radici, insieme al suo fidanzato giapponese-americano. Nella scena, mentre è intento a leggere arriva Cha Soo-Hyun. Kim Jin-Hyeok le indica un passaggio del libro e lei lo legge: “Le onde sono naturali per l’oceano, e pensare a te era naturale per me“. 

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When a man loves (2013)

Nella prima puntata, Han Tae-Sang entra nella libreria del padre di Seo Mi-Do e lo minaccia, leggendo intanto La vita davanti a sé dello scrittore francese Romain Gary. Gli dice che ha tempo finché lui non finisce il romanzo per saldare il debito. Il libro narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea e per la prima volta uno scrittore usa lo stile gergale da banlieu e da emigrazione, mostrando quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi. Il libro segna un parallelo con il protagonista Han Tae-Sang, anche lui figlio di nessuno e cresciuto per strada. 

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Secret forest (2017)

Nella prima puntata di questo kdrama, che è uno dei miei preferiti, il procuratore Hwang Si‑mok arriva sulla scena del delitto e, appoggiato aperto su un tavolino da caffè, si vede la versione coreana del romanzo Finché non cala il buio (Death until dark, 2001), di Charlaine Harris, 어두워지면 일어나라. Da questo libro hanno tratto una serie tv di grande successo True blood.

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Secret affair (2014)

Questo è un kdrama da vedere se amate le storie d’amore intense. Racconta la storia di una passione segreta tra Oh Hye-Won, una donna sposata di quarant’anni, e Lee Sun-Jae, un ragazzo di venti. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation, che tra l’altro recluta giovani musicisti di talento. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone, ma per il benessere ha rinunciato a essere se stessa.  Lee Sun-Jae è un pianista molto dotato, che viene notato dal marito di Oh Hye-Won ed entra in accademia. Nella nona puntata, il ragazzo racconta alla sua insegnante di piano, proprio Oh Hye-Won, di aver letto il romanzo di Françoise Sagan, Le piace Brahms?, pensando parlasse del grande musicista. Invece, il libro della scrittrice francese racconta la storia di Paule, una donna divorziata di 39 anni, e Simon, il figlio di una cliente, giovane, viziato e innamorato. La domanda “Le piace Brahms?” è fondamentale e dà senso a tutto il romanzo. Come risponde l’insegnante nel kdrama? Anche questo è un passaggio fondamentale…

Coffe prince (2007)

Drama che non ha bisogno di presentazioni, ormai è considerato un classico del genere. Dopo aver ricevuto un ultimatum dalla nonna, Han-kyul (Gong Yoo) rileva una vecchia caffetteria, che chiama Coffee Prince, per dimostrare le sue capacità. Han-kyul assume solo uomini di bell’aspetto ed Eun-chan nasconde di essere una donna per poterci lavorare. Nell’episodio 7, stanno pulendo il bar e chiacchierando, quando viene inquadrata una parete di bookcrossing. Si vedono bene tre libri: uno di questi è Il viaggiatore delle stelle, di Bernard Werber, un autore francese che in Corea riscuote successo. Le papillon des étoiles, il titolo originale che si vede nel drama, racconta una storia distopica. Su una terra ormai irrimediabilmente degradata, le cui risorse naturali stanno per esaurirsi, l’umanità è minacciata d’estinzione. Per salvarla viene realizzato un progetto visionario: 144.000 persone vengono imbarcate a bordo di una gigantesca astronave a forma di farfalla, mossa dalla luce degli astri. Il viaggio su questa nuova arca di Noè durerà 1.250 anni. A bordo sono stipati animali, vegetali e tutto il necessario per la sopravvivenza di tante generazioni. Ma appena la nave lascia il sistema solare l’intemperanza, la nostalgia, la gelosia, l’odio esplodono. Alla fine solo sei sopravvissuti arriveranno a destinazione, per scoprire che la navicella che dovrà farli sbarcare sul pianeta della speranza contiene solo due posti, per l’Adamo e l’Eva del mondo futuro…

Altro romanzo che si vede è Princess Bari, di Hwang Sok-Yong. E’ la storia di una bambina abbandonata dai genitori, che cercano un figlio maschio dopo sei femmine, e salvata dalla nonna. La chiama Bari, come la principessa di un’antica leggenda che porta pace nelle anime dei morti. Non credo ci sia la versione italiana, ma se la trovate segnalatela nei commenti!

Poesia

Behind your touch (2023)

Song of the Yellow Bird, in coreano 황조가 e in italiano La canzone dell’uccello giallo, viene citata nell’undicesima puntata, in uno scambio divertente tra il capo della polizia e il capo della stazione di polizia di Mujin Won Yong-Muk, dove una delle parole del poema viene sostituita dal grande capo per rimproverare il sottoposto. La citazione è colta: si tratta della canzone più antica conosciuta ed è stata scritta dal re Yuri di Goguryeo nel 17 a.C. mentre piangeva la perdita di una delle mogli, andata via di casa, e mai più tornata, per un litigio con la prima moglie. Non a caso, siamo nel Paese dei drama…La canzone è bellissima, ascoltatela qui

Now, we are breaking up (2021)

Nell’undicesima puntata, Seok Do Hoon tenta di conquistare Hwang Chi-Sook donandole Centomila miliardi di poemi, di Raymond Queneau. Un libro che permette a chiunque di comporre a piacimento centomila miliardi di sonetti. In pratica, si tratta di un’opera di poesia combinatoria, che contiene solo 10 pagine, ognuna contenente un sonetto, con 14 versi. Le pagine sono divise in bande orizzontali e ognuna di queste contiene un verso. I sonetti hanno tutti lo stesso schema metrico e quindi si possono ottenere poesie diverse sostituendo un verso con un altro. In 10 pagine sono perciò contenuti 10^14 (centomila miliardi) di sonetti. Geniale, no? Regalo meraviglioso, infatti i due personaggi sono i miei preferiti nel kdrama.

When my love blooms (2020)

Nel secondo episodio, Yoon Ji Soo scopre qual è la libreria in cui il compagno di università Han Jae Hyun va spesso e si fa dire dal commesso quali sono i libri che acquista. Così, quando Han Jae Hyun arriva in libreria, la trova davanti al suo scaffale. Sembra ignorarla, ma all’uscita il commesso le dà un libro lasciato lì per lei dal ragazzo. Il libro è una raccolta di poesie del poeta contemporaneo  Lee Seong-Bok, La fine di quell’estate. Yoon Ji Soo apre il libro e trova la poesia Vicino a te 2. 

the end

Encounter (2) (2018)

Nella quarta puntata, Cha Soo-Hyun è a casa dei genitori per cena, nella solita atmosfera “rilassata”. Stanno festeggiando il compleanno e il padre le regala 꽃을 보듯 너를 본다 – I see you like a flower del poeta coreano Na Tae-Joo, pubblicato nel 2015. E’ lo stesso libro che si vede nella puntata 3, quando all'”appuntamento” a Sokcho, Jin Hyeok le regala un libro delle sue poesie preferite insieme a una foto che le aveva scattato a tradimento quando erano a Cuba. Lei sorride e legge la poesia, intitolata “A te”.

encounter poesie

Goblin (2016)

Il Goblin è un lettore forte, quindi di libri se ne vedono tanti. Ma su tutti, spicca quello che Gong Yoo ha in mano mentre si rende conto di amare la sua sposa. In quel momento, sta leggendo la poesia The Physics of Love di Kim In Yook, contenuta nell’antologia Maybe Stars Take Your Grief che Ji Eun-tak aveva in mano quando sono finiti in Canada. 

Mass is not proportional to volume.
A girl as small as a violet.
A girl who moves like a flower petal is pulling me toward her with more force than her mass.
Just then, like Newton’s apple, I rolled toward her without stopping until I fell on her,
with a thump. With a thump.
My heart keeps bouncing between the sky and the ground.
It was my first love.”
Saimdang (2017)

Nell’episodio 7, citano la poesia A vietarle il piano, di John Donne.

Come quieti i saggi spirano
e sussurrano all’anima di esalare,
mentre qualche amico mesto dice:
si spegne ora il respiro, e altri: non ancora,

così sciogliamoci, senza rumore.
Non flutti di lacrime. Non tempeste di sospiri.
Sarebbe profanare le nostre gioie
dire ai profani il nostro amore.
...
Five enough (2016) (2)

Nella trentatreesima puntata, Lee An Mi-Jung (So Ju-Jin) porta dei regali ai genitori di Sang-Tae (Ahn Jae-Wook). Deve fare un discorso importante e vuole essere preparata. Fiori per la madre e un libro del suo poeta preferito per il padre. Si tratta di una nuova prima edizione di Cielo, vento, stelle e poesia. Uscita postuma, è la raccolta più importante di Yun Dong-ju,  nome d’arte “Haehwan”, poeta della Resistenza che morì prigioniero nel carcere di Fukuoka, in Giappone.

Blue fog (2001)

Nell’ultimo episodio, il ventesimo, viene citata in sovrimpressione nel finale una poesia del famoso poeta coreano Oh Kyu Won.

Hometown Cha cha cha (2021)

Hometown Cha cha cha è pieno di citazioni di libri, perché il protagonista legge molto. Waldon, Kiss (I Buried Myself in the Arms of the Person I Parted with and Cried), What Men Live By and Other Stories, the Doorkeeper di Kim Haeng Sook (che Du-sik legge a Hye-jin per farla addormentare).

Favole e fiabe

Reflection of you (3) (2021)

Nella puntata 13, Gu Hae-Won legge al figlio di Jeong Hui-Ju The Heart and the Bottle di Oliver Jeffers. Once there was a girl who was full of wonderment at how the world worked. She shared all her dreams and excitement with her father, who always had the answer to every question. That is until one day when his chair was empty, not to be filled again – how would she find the meaning of life now? Esiste anche la versione italiana, Il cuore e la bottiglia. E’ la storia di una ragazza con la testa piena di tutte le curiosità del mondo, finché un lutto non sconvolge la sua vita. Per proteggersi mette il suo cuore al sicuro in una bottiglia, ma niente è più come prima. La copertina del libro è gialla. Il giallo, non a caso, è il colore dominante del drama. E anche per chi sta leggendo niente è più come prima.

It’s okay not to be okay (2020)

Altra miniera per bibliofili. I cinque libri di fiabe per bambini che sono apparsi nel drama sono stati scritti dallo stesso scrittore del drama Jo Yong e illustrati dal concept artist Jamsan. I titoli: The Boy Who Fed on Nightmare, Zombie Child, Springtime Dog, The Hand, The Monkfish, Finding the Real Face. Sono stati pubblicati in coreano da Wisdom House nel 2020. La storia d’amore dei due protagonisti, invece, si basa sulla vera storia d’amore dello scrittore. Lo sapevate?

Let me introduce her (2018)

In Let me introduce her la protagonista legge alla figlia la favola di Barbablù, cui la vicenda si ispira.

Saggi

Lee Doona (2023)

Nella terza puntata, il protagonista, uno studente universitario, mentre prepara lo zaino prende in mano L’arte della matematica (수학의 정석) , scritto da Hong Sung-Dae (홍성대). Una serie di libri di matematica che tutti gli studenti coreani conoscono e usano. La prima edizione è del 1966 ed è ancora uno dei libri più stampati e venduti. Il drama è la storia di uno studente di college che affronta vita e studi mentre gestisce una situazione molto particolare: convivere con un’ex componente di un gruppo K-pop. Aprendo il  libro, Jun Won trova una foto…

Anna (2022)

Anna è un kdrama claustrofobico in sei puntate, dove una ragazza assume l’identità di una ricca ereditiera per ottenere quello che vuole nella vita. Nella seconda puntata, studia La teoria dell’arte di Kim Jeong-hui (nome d’arte Chusa), un artista calligrafo dell’era Joseon, perché l’indomani deve tenere una lezione su di lui all’accademia per cui lavora.

arte calligrafia kdrama Anna

Juvenile justice (2022)

Nell’ottava puntata, il giudice Cha regala Il diario del mio maestro di Kang Tae Soo a uno dei ragazzi protagonisti della puntata, chiedendogli di provare a leggere i passaggi che ha sottolineato.

Graceful family (2019)

Nell’episodio 15, uno dei due fratelli legge Genio, a inizio puntata. Il retro dell’immagine è decisivo per l’indagine di omicidio.

Start up (2019)

Qui c’è una scelta singolare. In una delle scene finali, su un barca, uno dei coprotagonisti legge The Best Little Girl in the World di Steven Levenkron. L’argomento è anoressia. Mi è rimasto il dubbio: come mai far vedere questo libro?

When the devil calls your name (2019)

Nella puntata dieci, La madre di Luka vede appoggiato su un comodino la versione coreana di The Father. Historical, Psychological and Cultural Perspectives, Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre in italiano. Si tratta di un famosissimo saggio sulla paternità, scritto nel 2000 dallo psicoanalista e sociologo italiano Luigi Zoja. Luka, infatti, è tornato in Corea del Sud per cercare il padre, mai conosciuto.

The undateables (2018)

Nell’ottava puntata, fanno vedere il libro Prosognopea, 101 modi per ricordarti. Esiste davvero il libro? Sto verificando, se avete notizie commentate 🙂

Five enough (2016) (3)

Nella quattordicesima puntata iniziamo a entrare nel vivo della storia d’amore tra Lee Sang-Tae (Ahn Jae-Wook) e An Mi-Jung (So Ju-Jin). Il drama, infatti, è familiare e quindi molto lungo, 54 puntate d aun’ora. Lee Sang-Tee deve scendere a patti con la sua condizione di vedovo e decidere se vuole lanciarsi in un’altra storia d’amore o no. In questa scena, ha appena chiesto a An Mi-Jung di mantenere le distanze. E’ a letto e legge Fashion Marketing Communications, di Gaynor Lea-Greenwood. Il libro tratta questioni legate alla moda, dalle pubbliche relazioni al branding, pubblicità indiretta, celebrità, sponsorizzazioni e visual merchandising. Entrambi i personaggi lavorano nell’industria del fashion. Forse sarebbe più corretto scrivere “dovrebbe leggere”, perché, ci scommetto, Lee Sang-Tee non può fare a meno di pensare a An Mi-Jung e al modo ingiusto in cui l’ha trattata. Ve lo consiglio, è un bel drama, leggero ma con riflessioni profonde sulla vita. 

Five enough (2016) (4)

Sempre in questo drama, stavolta alla puntata 21, la suocera di Sang-Tae, il protagonista maschile, è seduta in un caffè con la sorella, e le due donne parlano proprio di lui. Alle spalle della sorella, sulla sinistra guardando lo schermo, è appena visibile il volume fotografico di Mary Ellen Mark, Twins (Gemelli). Le due non sono gemelle, ma anche qui, la presenza di questo libro in quel momento non è casuale. Twins è del 2005: Mary Ellen Mark, votata dai lettori di “American Photography” come la fotografa donna più influente di tutti i tempi, ha realizzato alcune delle immagini più iconiche d’America in una carriera che dura da più di tre decenni. In “Twins”, la sua quattordicesima pubblicazione, Mark rivolge il suo occhio acuto e il suo cuore allo straordinario legame che esiste tra questi fratelli molto speciali.

Secret affair (2014) (2)

Secret Affair racconta la storia di una storia d’amore segreta tra Oh Hye-Won (Kim Hee-Ae), una donna sulla quarantina, e Lee Sun-Jae (Yoo Ah-In), un ragazzo indigente e solo al mondo. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone. Lee Sun-Jae è un pianista eccellente, che la Fondazione arruola nelle sue scuderie. Nella puntata 14, Oh Hye-Won sale in camera e prende in mano il libro Svjatoslav Richter: scritti e conversazioni. Nel corso della sua vita – interamente dedicata alla musica e all’arte, senza concessioni – Richter, uno dei più grandi pianisti del XX secolo, mantenne un riserbo caparbio non solo sulla propria vita privata, ma anche sulle proprie aspirazioni e sull’ideale musicale che lo muoveva. Fu però lo stesso Richter a chiedere al regista Bruno Monsaingeon di realizzare la sua biografia, confidandogli i ricordi dell’infanzia e i primi passi della carriera pianistica, spiegato che cosa significasse essere un “artista del popolo” in Unione Sovietica e raccontato gli incontri con i migliori interpreti e compositori del suo tempo. 

Oh Hye-Won lo trova sul letto e aperto, con un passaggio molto, molto, molto significativo per lei e per chi ha sottolineato. Drama con musiche meravigliose e una recitazione di altissimo livello. Consigliato. 

Bel ami (2013)

Nella puntata 10, Bel Ami cita Romance For Dummies, di Ruth Westheimer. 

The color of a woman (2011)

Nella prima puntata, vengono citate Le cinque fasi del dolore, teorizzate dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross.

Filosofia

XO Kitty (2023)

Non è proprio un kdrama, ma l’autrice è Jenny Han,la miniserie è ambientata a Seoul, parlano molto coreano e le dinamiche sono quelle. Nella terza puntata, Kitty è a mensa, cercando di convincere uno degli amici di Dae che la relazione tra lui e la figlia della preside sia falsa. Per dimostrarglielo, gli fa capire che sa di chi è innamorato lui. La persona in questione sta leggendo, annoiandosi a morte, La nausea di Jean-Paul Sartre, uno dei massimi esponenti dell’esistenzialismo francese. Ne La nausea, dopo aver viaggiato a lungo, Antoine Roquentin si stabilisce a Bouville, in uno squallido albergo vicino alla stazione, per scrivere una tesi di dottorato in storia. La sera, si siede al tavolo di un bistrot ad ascoltare un disco, sempre lo stesso: «Some of These Days». La sua vita ormai non ha più senso: il passato è abitato da Anny, mentre il presente è sempre più sommerso da una sensazione dolce e orribile, insinuante, che ha nome Nausea.

I live in Cheongdam-dong (2012)

Drama molto divertente in cui una famiglia si ritrova suo malgrado in un quartiere molto benestante e deve imparare a convivere con l’ambiente che la circonda. Nel club delle poesie, una delle signore dice di aver letto la Critica della ragion pura di Immanuel Kant in due giorni. La protagonista tenta di leggerlo nella fumetteria che gestisce, ma non riesce ad andare oltre la prima pagina.

Autori

Non ci sono solo i libri citati dai kdrama. Anche gli autori hanno il loro spazio. Ecoo una carrellata.

Summer strike (2021) (3)

 Altra citazione da questo kdrama che vi consiglio di guardare. Lee Yeo-Reum e An Dae-Beom stanno passeggiando, quando lui le chiede quale sia il suo autore preferito. Lei risponde Kim Ae-Ran. Kim Ae-Ran è una scrittrice coreana, autrice, tra gli altri, di 바깥은 여름, Fuori è estate. La citazione non è casuale, ormai l’abbiamo imparato. Il libro racconta la storia di un personaggio che ha dovuto affrontare una perdita, come perdere qualcuno vicino a lui o perdere un certo periodo di tempo. Proprio quello che sta succedendo alla nostra Yeo-Reum. 

kim ae ran summer strike kdrama

Invece il tuo? Gli chiede lei. E il bibliotecario risponde “Carl Sagan, mi sono divertito a leggere il suo Murmurs of Earth: The Voyager Interstellar Record“.  

carl sagan summer strike kdrama

Would you like a cup of coffee? (2021)

Nel terzo episodio, il proprietario del bar parla dell’Elephant House di Edimburgo, dove J. K. Rowling ha scritto Harry Potter. Lei lì ha realizzato il suo sogno “pensa se il proprietario l’avesse mandata via dicendo che non poteva rimanere per tutto il tempo che voleva”. Il giovane aiutante, infatti, è disturbato da un cliente che staziona nel bar per lavorare pur avendo ordinato un solo caffè.

My dangerous wife (2020)

La moglie dell’ispettore dice nella quinta puntata che il suo autore preferito è Haruki Murakami, il quale ha capito di poter scrivere romanzi dopo un fuoricampo di baseball. Il suo sogno segreto, infatti, è diventare scrittrice.

Vi è piaciuto questa incursione su “i libri citati dai kdrama”? Quali di questi libri o autori avete già letto? Se volete contribuire ad arricchirla, scrivetemi nei commenti i libri che avete notato e li aggiungerò all’elenco!

Leggi anche: 

Malati di kdrama? Guardiamoli mangiando il Bibimbap!

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Librerie di Seoul in cui perdersi, felici e sommersi

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Prenditi cura di mamma, di Shin Kyung-Sook

Shin Kyung-Sook con questo romanzo è stata la prima scrittrice a vincere il Man Asian Literary Prize. Premio che non esiste più, ma che veniva assegnato al miglior romanzo di scrittore asiatico tradotto in inglese. Scrittore, non scrittrice. Shin Kyung-Sook sfonda il tetto di cristallo con la storia di una madre che non ha tempo né desiderio di essere altro. Una madre che un giorno scompare, lasciando nei suoi cari tanti interrogativi. Ma soprattutto rimorsi.

Trama 

Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. Era arrivata  con il marito nella grande città dalla campagna per andare a trovare i figli: il primogenito, appena diventato dirigente di un’impresa immobiliare; la secondogenita, scrittrice; la terzogenita, madre di tre figli. La sua scomparsa è non soltanto fonte di angoscia e preoccupazione, ma anche di rimorsi e sensi di colpa. Park So-nyo non era più la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, una delle figlie ha trovato la casa materna nel più totale disordine. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani. 

Figure monodimensionali

E’ incredibile come, a volte, la nostra percezione delle persone si cristallizzi: la madre, il padre, che so, l’avvocato, lo scrittore. Tutti monodimensionali, tutti con un ruolo ben definito e inamovibile. Mamma è mamma sempre. E sempre e solo mamma. La immaginiamo mai con i suoi sogni e desideri? Pensiamo mai che, forse, nella vita avrebbe voluto fare altro? Essere, altro? Magari non è così, magari si è sempre presa cura di tutti, in casa. Come Park So-nyo, per una vita a completa disposizione della famiglia. E poi? Quando lei ha avuto bisogno di aiuto, chi c’era?

Nessuno

Nessuno. Non c’era nessuno. Questo romanzo è straziante, perché sembra quasi di vederla, questa vecchietta con un principio di demenza senile, forse, che si perde nella caotica Seoul. Come ha fatto a perdersi? Il marito camminava troppo veloce, il figlio grande ha preferito andare alle terme a rilassarsi piuttosto che andare a prendere i genitori, la figlia di mezzo era per lavoro all’estero, la figlia più piccola ha a sua volta tre figli a cui badare, non ha tempo per se stessa, figuriamoci per i genitori. A puntare il dito è un farmacista: non vi eravate accorti?

I vecchi non li vuole nessuno

No, non si sono accorti, ognuno troppo preso dal vortice della sua vita per accorgersi che la mamma aveva bisogno di aiuto. Eppure, i segnali c’erano, erano sotto gli occhi di tutti. Guardate che succede spessissimo, non è qualcosa che può accadere in un mondo diverso dal nostro. Accade ovunque, ogni giorno. Park So-nyo lo sa bene, a un certo punto dice che i vecchi non li vuole nessuno, meglio prepararsi il funerale finché la salute c’è. Infatti, a ulteriore riprova che può accadere ovunque, il romanzo finisce a Roma, non in Corea del Sud. Perché a Roma?

E’ sbagliato annullarsi per gli altri?

Vi lascio scoprire il finale che è molto, molto bello. E molto, molto commovente. Potrei dire che la morale è semplice, abbracciamo e aiutiamo i nostri vecchietti finché sono con noi, ma forse sarebbe paternalistico. Ognuno di noi ha la sua storia. Forse, ha ragione la figlia minore, quando dice “io non sono come mamma, non potrei sacrificare tutto per i miei figli”. Ha sbagliato Park So-nyo ad annullarsi per gli altri? Quello che è successo è il risultato di un carattere troppo accomodante? 

Le voci di tutti

Un romanzo che lancia molti spunti di riflessione, un buon momento per guardarsi dentro e darsi delle risposte. Sto facendo tutto quello che posso? Esisto, in qualche modo? E gli altri esistono per me? Peccato che perda un po’ di mordente nella fase centrale, con dei passaggi quasi da telenovela, per poi riprendersi alla fine. Dal punto di vista stilistico, la scrittrice sceglie di farci sentire le voci di quasi tutti, del figlio, della figlia scrittrice, del marito e anche della signora scomparsa. A volte, utilizzando la seconda persona, a volte la prima. Per farci immedesimare, come se il personaggio parlasse al lettore. O come se qualcuno osservasse il personaggio, dandogli del tu. A me è piaciuto questo stile, mi ha ricordato La donna giusta di di Sándor Márai, anche se ovviamente lontano anni luce come tema.

Il titolo

Il titolo originale è 엄마를 부탁해, Prenditi cura di mamma, e ho deciso di lasciare questo titolo per il post. E’ un titolo molto significativo. Come significativo è il santino che ho trovato nel romanzo, lasciato da qualcuno in un punto di bookcrossing. Ritrae La Madonna con bambino e angeli, attribuito a Longhi della scuola del Garofalo e, sull’altro lato, una frase in latino firmata da papa Benedetto XVI e datata 2007. Lo ammetto, mi è partita la trama. La persona che ha lasciato il romanzo, l’ha comprato in Vaticano? Ha comprato lì anche il santino? L’ha lasciato nel libro appositamente? La mia risposta è sì, sì, sì. E’ come se mi avesse lasciato il testimone: “prenditi cura di lui. E di lei”. E io lo farò. 

E voi? Conoscete quest’autrice? Avete letto qualcosa di lei? p.s. curiosità, per un po’, credo che non avremo novità da parte sua. Nel 2015 è stata coinvolta in uno scandalo, accusata di plagio ai danni nientedimenoche…Yukio Mishima. All’inizio ha negato, ma sembra che alla fine abbia chiesto scusa.

Leggi anche: 

http://www.pennaecalamaro.com/2016/09/07/77/

http://www.pennaecalamaro.com/?s=bambini+nel+tempo