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Bretzel, dalla Germania uno snack da partita

Appena tornata dal mio viaggio a Berlino, tutta elettrizzata ho detto a Mother, “preparati, ho un incarico per te”. Lei, tutta gongolante, non immaginava la volessi usare per i Bretzel, tipico snack che di solito viene venduto in confezione singola o fresco al banco del pane. Ho seguito la ricetta di Antonella Scialdone: unica variazione, il sale grosso all’esterno, meno sale all’interno e meno burro. Ormai lo sapete, dove non è necessario non aggiungo sale e, in questo caso, vi assicuro non lo è proprio. A meno che non siate un oste che deve far bere più birra possibile ai suoi avventori!

Ingredienti per 4 persone:

  • farina 0, 500 gr
  • acqua, 250 gr
  • pasta madre, 160 gr
  • burro, 30 gr
  • sale, 7 gr
  • malto d’orzo, 7 gr
  • soluzione di bicarbonato: 1,5 lt di acqua, 80 gr. di bicarbonato, 20 gr. sale

Procedimento: 

Inimg_5161 una ciotola sciogliete la pasta madre con l’acqua finché sia tutta liquida. Aggiungete, nell’ordine, malto, farina, sale e mescolate. Passate sulla spianatoia e lavorate l’impasto per 10 minuti, con energia, poi aggiungete poco alla volta il burro ammorbidito, sempre continuando ad impastare. Aggiungetelo poco alla volta e solo dopo che l’impasto abbia assorbito il precedente, Io, per esempio, mi sono fermata a 30 gr (la ricetta diceva 40) perché il composto non ne avrebbe assorbito di più.

Formate unimg_5156a palla, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare per 3 ore, quindi sgonfiate l’impasto e procedete con una serie di pieghe. Coprite di nuovo l’impasto e lasciate nuovamente lievitare per 3/4 ore. Riprendete l’impasto e con una spatola dividetelo in 10 pezzi da 90 gr. l’uno, circa.      Ora, attenzione ai passaggi.

Prendete uno dei dieci pezzi, arrotondatelo fino a creare dei filoncini lunghi circa 50 cm, lasciandoli più gonfi al centro e assottigliandoli alle estremità. Poi incrociate due volte il filoncino, come mostrato in foto, e fissare le estremità incrociandole sul corpo cicciotto del filoncino. E’ più difficile a dirsi che a farsi, ve l’assicuro.

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Adagiate i bretzel su una teglia rivestita di carta forno e copriteli con pellicola trasparente.
Nel frattempo,preparate la soluzione di bicarbonato e sale. Portate a ebollizione l’acqua, aggiungete prima il sale e poi il bicarbonato. Attenzione, il bicarbonato potrebbe provocare schizzi di acqua bollente fuori dalla pentola. Prima di versare il bicarbonato, abbassate leggermente il fuoco, per poi rialzarlo subito dopo.
Immergete uno o due bretzel per volta e quando torneranno a galla prelevateli con una schiumarola, adagiandoli su un canovaccio. Per evitare che il bicarbonato penetri troppo all’interno, fateli raffreddare in frigorifero per mezz’ora. Accendete il forno a 200°. Trascorsi 30 minuti, prendete i bretzel, rifiniteli con sale grosso se volete (io non l’ho fatto, troppo salati per i miei gusti) e passateli in forno per 25 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare su una griglia prima di consumarli.

Note:

  • potete utilizzarli come pane o come snack;
  • ottimi serviti con salumi e una birra ghiacciata;
  • abbinamento divino in una cena a base di stinco di maiale;
  • birra, bretzel e partita davanti alla tv. La domenica è servita.

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Ritos de muerte – Alicia Giménez Bartlett

Prima avventura della coppia Petra Delicado, ispettore della polizia di Barcellona, e del suo vice Fermin Garzón, creati dalla penna di Alicia Giménez Bartlett.

Trama

Petra ha da poco divorziato per la seconda volta e ha lasciato il lavoro di avvocato per entrare in polizia ad occuparsi degli archivi. Un giorno, però, viene assegnata al caso di un violentatore seriale che lascia un tatuaggio sulle sue vittime. Aiutata dal viceispettore Garzón, un cinquantenne vedovo, “lento, grasso, leale, carico di esperienza e di pregiudizi”, Petra dovrà risolvere il caso prima che cittadini e stampa insorgano contro l’incompetenza della polizia.

Un puzzle convincente

Il primo libro della serie Petra Delicado e il primo che leggo di quest’autrice, che avevo scelto quasi unicamente per esercitare il mio spagnolo e che invece mi ha convinto sempre più mentre procedevo con la lettura. I due personaggi principali sono divertenti e ben assortiti, il mistery costruito come un puzzle. Dopo una partenza soft, senza morti, via via i colpi di scena si fanno sempre più ravvicinati, fino alla soluzione finale che per un lettore di gialli smaliziato e attento ai particolari è intuibile con largo anticipo, senza però togliere mordente al caso e alle vicende personali dei protagonisti.

Geniale, Petra

Oltre al giallo, è interessante anche la costruzione dei personaggi. Petra Delicado, perfino il nome è geniale. Una donna inquieta, nella vita personale e in quella professionale. Una quarantenne dura, solitaria, che non ama il potere “come lo intendono gli uomini”, che sorride del viceispettore Garzon quando dice che mette le donne “su un piedistallo perché sono delicate come un fiore”, mentre vorrebbe fargli notare che il piedistallo è instabile e il fiore è caduco. Credendo di omaggiare le donne, il viceispettore cade in uno stereotipo senza speranza. Proseguendo nell’indagine, però, i due finiscono per avvicinarsi e trovare nelle loro differenze i presupposti per una grande amicizia. Il momento in cui tra  due scocca la scintilla è uno dei più divertenti che abbia mai letto, l’arringa di Petra al commissario per rivendicare le pari opportunità in polizia è spassosissimo. Posso quasi immaginare la faccia attonita del capo!

Pienamente convincente anche la ricostruzione degli ambienti infimi di Barcellona che una poliziotta si trova a frequentare. Lei, che da ex avvocato era abituata ad analizzare i fatti seduta a una scrivania, ora passa le sue giornate in bar e locali malfamati, alla ricerca della pista giusta.

Se proprio devo trovare un difetto nel libro, direi che alcune situazioni si ripetono inutilmente e che Petra scoppia a ridere un po’ troppo spesso. D’altra parte, il primo romanzo di una serie serve anche ad affinare la punta della penna. Continuerò nella serie, credo proprio che la scrittura salirà ancora.

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Il secondo libro della serie Petra Delicado: Día de Perros – Alicia Giménez Bartlett

Il terzo libro della serie Petra Delicado: Mensajeros de la oscuridad – Alicia Giménez Bartlett

 

Straccetti, radicchio e aceto balsamico: a tavola in 30′

Straccetti di pollo, radicchio e aceto balsamico. Quando non hai tempo di stare ai fornelli, prima di ricorrere a piatti pronti, pensa  che ci sono sempre delle alternative offerte dal frigo. Stasera, nel mio caso: pollo e radicchio. Presto fatto: 30 minuti (in tutto) e passa la paura di restare senza cena.

Ingredienti per 4 persone: 

  • pollo, 600 gr.
  • radicchio lungo, 2 cespi
  • scalogno, mezzo
  • aceto balsamico, q.b.
  • olio evo, sale e pepe, q.b.

Procedimento: 

Per chi non li conoscesse, gli straccetti sono sottili strisce di carne, che vengono aromatizzate a piacere e cotte per pochi minuti a fuoco vivo. Per questo sono utilissimi quando avete tempo zero di stare ai fornelli. Si trovano già pronti o, come nel mio caso, si tagliano sul momento. 

E veniamo alla ricetta. Mentre scaldate l’olio in una padella, tagliate a listarelle il pollo e a pezzi lo scalogno. Versate entrambi nella padella, girando spesso. Approfittate di una pausa nel girare per tagliare grossolanamente il radicchio. Quando il pollo inizia ad abbrustolirsi, innaffiatelo con aceto balsamico. Continuate a mescolare e aggiungete il radicchio. Girate ancora, fino a quando il radicchio sarà appassito e legherà con il pollo. Spegnete il fuoco. Salate e pepate a piacimento. Portate in tavola e guardate l’ora: mezz’ora precisa.

Note

Se avete più di mezz’ora di tempo potreste marinare il pollo prima di cuocerlo. Preparate una semplice marinatura con olio, scorza di limone e spezie a piacere, e aceto balsamico. Per un tocco asiatico, potreste sostituire l’aceto balsamico con la salsa di soia.

Se non avete il pollo, andrà bene qualsiasi taglio di carne abbiate nel frigorifero.

Per un’idea presentazione, lasciate da parte alcune foglie di radicchio. Grigliatele e utilizzarle come “barchette” da riempire con gli straccetti di pollo.

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Orecchiette con zucca, cavolo nero, pinoli e curcuma

Zucca e patate cremose, cavolo nero e bruscolini speziati

“La dieta è privazione”. Hahahaha! Anche le ricette dietetiche possono essere ricche di soddisfazione per il palato. Provare per credere. Per esempio, questa splendida crema di zucca e patate, con cavolo nero e semi di zucca.

Ingredienti per 4 persone:

  1. zucca, 500 gr.
  2. patate, 4 medie
  3. cavolo nero, un mazzo
  4. bruscolini, una manciata
  5. peperoncino
  6. pepe, facoltativo
  7. tabasco, facoltativo
  8. cipolla, olio evo, q.b.

Procedimento

Iniziimg_5251ate tagliando a tocchetti zucca e patate e a pezzi una cipolla. Mettete a soffriggere la cipolla in olio e, quando inizia a sfrigolare, aggiungete l’ortaggio, le patate e acqua calda, quanto basta. Aggiungete acqua appena vedete che viene assorbita dal composto, come si fa di solito con il risotto. Questo perché non passandolo nel frullatore, deve rimanere alla fine una crema morbida, senza brodo. Quando vedete che i tocchetti iniziano ad ammorbidirsi, mettete su uimg_5253n altro padellino il cavolo nero a scaldarsi con un goccio d’olio e peperoncino. Spegnete il fuoco quando il cavolo risulta croccante. Stessa cosa per i semi di zucca, passati in un padellino con olio, pepe e peperoncino, per renderli piccanti.

 

A quesimg_5255to punto, iniziate a schiacciare zucca e patate con un cucchiaio o una forchetta, fino a farli diventare cremosi.

 

 

Coimg_5256prite il fondo di un piatto con il cavolo nero, versate sopra la crema e terminate con i semi.

 

 

 

 

Note:

  • non ho aggiunto sale né alla zucca né al cavolo. Non lo amo e secondo me non serve, ma ovviamente se volete maggiore sapidità potete regolarvi all’assaggio;
  • a tavola ho servito con accompagnamento di tabasco, per chi desidera un gusto piccante accentuato, che compensi ancora di più il dolce della zucca;
  • i semi erano già tostati in forno, quindi pronti. Basta passarli in forno a 120° per 30-40 minuti. Quelli che vi avanzano diventano degli ottimi spezzafame;
  • i semi possono essere arricchiti con tutte le spezie che più vi piacciono;
  • le dosi della ricetta possono essere personalizzate a vostro gusto, riesce sempre;
  • le foto, frettolose, non rendono giustizia a una ricetta scaldacuore.

Pancakes del riciclo

Chi l’ha detto che i pancakes si mangiano solo nei giorni di festa? Tutti i giorni possono essere festa, basta volerlo. Facili, veloci, un modo squisito per smaltire l’esubero di mother che staziona nel frigo, semi abbandonato. Mescoli gli ingredienti la sera, fai riposare in frigo la notte e la mattina dopo una colazione diversa spanderà il suo profumo in tutta casa. Mi raccomando, quello che fa la differenza è la farcitura…

Ingredienti per 4 persone:

  1. esubero pasta madre, 500 gr.
  2. latte, 100 gr.
  3. uova, 2
  4. zucchero, 1 cucchiaio
  5. sale, 1 pizzico
  6. bicarbonato, 1 pizzico

Procedimento: 

La sera prima, sciogliete la pasta madre nel latte, fino a ottenere un composto liscio e senza grumi. Aggiungete le uova,pancakes incorporandole bene nell’impasto una per volta, lo zucchero, il bicarbonato e, infine il sale. Coprite il contenitore con pellicola trasparente e lasciate in frigorifero tutta la notte. Al mattino, tirate fuori il contenitore 30 minuti prima di utilizzarlo. Scaldate un padellino a fuoco medio e versate un mestolo d’impasto, facendo roteare il padellino con il polso per farlo allargare. Quando vedrete uscire le bolle dal pancake, girate per cuocere l’altro lato. Attendete 2-3 minuti e la prima frittella sarà pronta. Impilate tutti i pancakes, se non ve li rubano prima!, uno sull’altro e servite a tavola, aggiungendo la farcia che preferite: il classico sciroppo d’acero, miele, crema spalmabile, marmellata, frutta. Io vi consiglio la marmellata di arance amare, crea un contrasto delizioso con il dolce del pancakes. A proposito di zucchero, la dose che trovate negli ingredienti è quella che uso io, i pancakes mi piacciono quasi neutri. Ovviamente, potete aumentare o diminuire lo zucchero a piacimento, però la farcia è zuccherata, la bevanda con cui le accompagnerete anche…insomma, sempre meglio non esagerare!