Cerco da giorni di radunare le idee per proporre un resoconto di viaggio che abbia un minimo di senso per chi legge, ma devo confessare che mai come stavolta razionalizzare pensieri, emozioni e sensazioni mi sembra un compito fuori dalla mia portata.
D’altra parte, non voglio rinunciare all’idea di riuscire a convincere qualcuno di voi a vivere quest’esperienza magnifica e unica nel suo genere. Quindi, ho radunato le forze per riuscire a descrivere nel miglior modo possibile un viaggio letterario e due settimane intense, fantastiche, divertenti come non mai, intrise di leggende, magia, storia, letteratura e fantasia.
Parto da una premessa: la Gran Bretagna è un Paese organizzato e accogliente, che mette in grado i visitatori di decidere che genere di viaggio vogliano fare e garantire le condizioni giuste per vivere un’esperienza unica e per niente faticosa dal punto di vista pratico. Dal punto di vista fisico, invece, un viaggio letterario itinerante come quello che ho scelto io è abbastanza faticoso, ma ovviamente potrete modulare luoghi da visitare e percorsi da affrontare in base alle vostre possibilità.
Consigli utili
Faccio un’altra premessa prima di partire con la descrizione del viaggio per darvi subito qualche informazione pratica, così se già vi ho annoiato con i preamboli potete saltare il resto:
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non serve pianificare nel dettaglio l’intero itinerario prima di partire. Anzi, secondo me è preferibile che vi lasciate qualche porta aperta per l’istinto del momento;
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soprattutto se non partite in altissima stagione, potreste optare per la prenotazione da casa di due o al massimo tre notti, per poi scegliere direttamente sul posto dove dormire. In Gran Bretagna, infatti, l’ospitalità presso guest house o pub è molto diffusa, quindi non avrete problemi a trovare la sistemazione che fa al caso vostro;
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partite con scarponi per la montagna o scarpe da trekking. Quando vedrete infradito e scarpe da ginnastica lisce sulle scogliere ringrazierete il cielo di essere stati previdenti;
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anche se non sembra, perché il sole è birichino e si fa desiderare, potrebbe esservi utile portare una crema solare. E tanta acqua;
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per i trasporti, regolatevi secondo le vostre esigenze. Nessuna strada è a pagamento, la benzina non costa molto e il traffico non uccide. D’altra parte, il servizio di autobus e treni arriva praticamente dappertutto, i parcheggi sono quasi sempre a pagamento e alla guida a sinistra serve un po’ per abituarsi. Io ho optato per un mix di tutti quanti ed è stato parte del divertimento.
Mi sembra di aver detto tutto. Adesso inizio a raccontarvi il viaggio letterario, partendo prima da una descrizione generale e complessiva delle due settimane, per poi entrare nel dettaglio delle singole giornate.
Giuro che è l’ultimo preambolo: sentitevi liberi di chiedermi qualsiasi informazione di dettaglio, nel limite delle mie conoscenze cercherò di rispondere a tutto.
L’idea
Allora, l’idea era questa: fare un giro dell’Inghilterra del Sud andando nei luoghi di nascita o di ispirazione di alcune grandi autrici, per capire se davvero l’ambiente abbia una grande influenza sulla capacità di trasmettere emozioni attraverso le parole. Nell’ordine, ho incontrato Jane Austen, Agatha Christie, Rosamunde Pilcher, Virginia Woolf, Daphne Du Maurier. Girando ho incontrato anche altri autori, alcune autrici locali e anche un celebre cantante, ma di questo vi parlerò nel dettaglio delle singole giornate. Chiaramente, visto che l’obiettivo erano le autrici, dal punto di vista degli spostamenti il giro non è razionale al 100%, perché ci sono stati particolari e aneddoti che ho appreso solo sul momento e mi sono diretta lì dove mi portava il cuore, però mi sento di consigliarvelo lo stesso. Primo, perché è stato stupendo, secondo perché con piccoli accorgimenti potete modificarlo come volete. L’unico errore che ho commesso, se di errore si può parlare, è non aver lasciato la Cornovaglia per ultima, perché ve lo assicuro, dopo averla vista tutto il resto vi sembrerà inevitabilmente noia!
Le tappe del viaggio letterario
Il tour ha toccato le seguenti località: Bath, Torquay, Looe, Polperro, Mousehole, Penzance, St. Michael’s Mount, Marazion, Land’s End, Porthcurno, Cape Cornwall, St. Ive’s, Godrevy, Lizard Peninsula, Kynance Beach, Lizard Point, Mullion, Tintagel, Boscastle, Jamaica Inn, Salisbury, Seven sisters, Winchester, Goring on Thames, Londra.
Nei prossimi post vi racconterò ogni giornata nei minimi particolari, con un focus a parte per ogni scrittrice incontrata. Non mancheranno anche le mie sperimentazioni dei piatti che mi sono piaciuti di più. Anzi, se volete una potete già trovarla (e provarla). Insomma, se seguirete il racconto fino in fondo, con tutto il materiale che ho raccolto penso che arriveremo insieme fino a Natale! 🙂