samgyettan

Samgyetang coreano per combattere la canicola di ferragosto

Buon ferragosto! Quest’anno fa talmente caldo che tento l’ultima carta: sostituire il tradizionale pollo coi peperoni (che però arriverà eh!) con il samgyetang coreano (삼계탕), una zuppa di pollo al ginseng. Il samgyetang  è il piatto estivo per eccellenza, i coreani pensano che li aiuti a combattere il caldo estivo, che in Asia è particolarmente pesante. Questa zuppa contiene elementi che aiutano a idratarsi e a sentirsi più tonici e anche il nome richiama gli ingredienti: Sam (삼) è il ginseng (insam, 인삼), gye (계) significa pollo e tang (탕)  zuppa.  I giorni di canicola sono chiamati sambok (삼복) e li collocano all’inizio, a metà e alla fine, quindi più che tre giorni disegnano un periodo. A ferragosto siamo a malbok (말복, fine), quindi speriamo che abbiano ragione  e che da domani si inizi a respirare! Gli altri due giorni sono chobok (초복, inizio) e jungbok (중복, centro). Questa zuppa è ottima, aromatica e corroborante, ogni periodo dell’anno è buono per provarla. Ma adesso andiamo a vedere come si fa, vedrete quanto è semplice. Se preferite guardare i passaggi, ecco la ricetta video!

Ingredienti

  • 1 pollo di piccole dimensioni pulito e allevato in libertà 
  • 1 confezione di spezie per samgyetang (nel mio caso contenente ginseng, corteccia di gelso, astragalo, angelica, giuggola)
  • cucchiai di riso lavato in acqua fredda
  • spicchi d’aglio grossi 
  • 2 cipollotti, la parte bianca per il pollo e quella verde per la guarnizione
  • 1 radice di zenzero
  • acqua per il brodo
  • sale e pepe qb

Procedimento

Separate la parte bianca e quella verde dei cipollotti e tagliate zenzero e la parte bianca dei cipollotti in pezzi grossi. Riempite la cavità del pollo con riso, zenzero, parte bianca dei cipollotti, aglio e due pezzi di ginseng presi dal mix di spezie per samgyetang.

Per fare in modo che il ripieno non fuoriesca durante la cottura, mi sono trovata bene con il metodo che usa Korean Bapsang e che vi riporto qui così potete vedere anche il suo video, oltre al mio. Fate un piccolo taglio nella parte spessa della pelle tra una coscia e l’apertura della cavità per crere un foro. Allargate con le dita il foro per far sì che l’altra zampa possa essere fermata dal lembro che si sarà creato.  Portate la gamba opposta sopra quella in cui è stato fatto il foro  e inserite il lembo nella zampa per tenerle insieme. E’ più difficile spiegarlo che farlo, guardando i ivdeo, il mio o quello di Bapsang, sarà abbastanza intuitivo. Altrimenti, potete sempre usare uno spago da cucina per legarle insieme.

Mettete il pollo in una casseruola, aggiungete il mix di spezie e coprite con acqua fredda. Accendete la fiamma medio -alta, portate a bollore, schiumate le impurità che si saranno create, chiudete con il coperchio e lasciate cuocere per 15 minuti. Aprite, controllate la cottura, abbassate il fuoco e portatelo a temperatura medio-bassa e cuocete finché il pollo non è morbido e bianco. Altri 20-25 minuti più o meno. Spegnete il fuoco e lasciate il pollo coperto per altri 10 minuti. Salate, pepate e aggiungete la parte verde dei cipollotti tritati e i semi di sesamo bianchi.

A questo punto, i puristi direbbero che va servito intero con il suo brodo. Ma io:

Note

  • vi consiglio di raccogliere il riso e versarlo nelle zuppiere individuali, tagliare il pollo a striscioline e aggiungere brodo e spezie. E’ sempre meglio semplificare la vita agli ospiti e ai padroni di casa;
  • sale e pepe vanno aggiunti secondo gusto personale. Lo stesso vale per l’olio, se il pollo vi sembra secco, potete aggiungerne un giro prima di servire. Se il pollo è di buona qualità e non è stato cotto troppo a lungo, dovrebbe bastare l’olio rilasciato nel brodo dal grasso del pollo.
  • Maangchi, altra blogger coreana super famosa, dice che lei aggiunge un cocomero e che la differenza di temperatura raffredda immediatamente il corpo. Non so, non ho provato, fate solo attenzione ai denti.
  • Il nostro ferragosto per la Corea del Sud è il giorno dell’indipendenza. Per questo, accanto alla ricetta vedete Le Malerbe di Keum Suk Gendry-Kim. Se vi incuriosisce, ecco qui la sua storia

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