Siamo sempre in Spagna con Sophie Kinsella e il suo Vacanze in villa, il titolo che abbiamo scelto per l’ultimo Book Club prima della pausa estiva. La scorsa settimana abbiamo parlato dell’ambientazione andalusa, condividendo un po’ di delusione per le descrizioni scarne degli ambienti. Se si eccettua la villa, che sta fagocitando i protagonisti e portando ancora più scompiglionelle loro vite. Ma non dovevano riposarsi e ricaricarsi? E’ già, ma purtroppo le cose non sempre vanno come vogliamo noi. Guardiamoli più da vicino, questi personaggi. Chi sono? Cosa fanno nella vita e nel romanzo? Vi farò notare una particolarità, vediamo se anche voi l’avete notata…
I personaggi
Due coppie si ritrovano forzosamente a condividere uno spazio per le vacanze. Sono:
- Chloe Harding, 37enne sarta. Convive con Philip, è sopraffatta dal lavoro e dal momento familiare non facile. Ha due figli, Sam e Nat;
- Philip Murray, il compagno di Chloe. Sta attraversando un momento complicatissimo, rischia di perdere il lavoro e questo gli sta facendo perdere il contatto con la realtà e con la sua famiglia;
- Hugh Stratton, direttore di una banca d’affari. Vecchia conoscenza di Chloe, ma gli altri non lo sanno. E’ sposato con Amanda e hanno due bambine, Octavia e Beatrice;
- Amanda, la moglie di Hugh. Fa la mamma a tempo pieno e ristruttura perennemente casa.
Si ritrovano in questa villa a causa di Philip, un comune amico, che forse si è sbagliato offrendo a entrambe le coppie la stessa settimana. O forse no. Amanda ha portato Jenna, una tata australiana, per aiutarla con le bambine.
Amanda come?
E qui veniamo all’aspetto che volevo evidenziarvi. C’è un elemento che accomuna tutte le protagoniste di Sophie Kinsella: sono donne che hanno un lavoro o una professione che le rende indipendenti. Quindi, le scelte che fanno sono dettate dall’amore e nient’altro. Fateci caso: Chloe è Chloe Harding. Amanda è…Amanda. Eppure, Amanda lavora moltissimo e regge da sola un peso familiare di cui Hugh non vuole farsi carico. Perché di lei non sappiamo il cognome? Chloe, invece, è così determinata che rischia di sottovalutare lo stato psicologico del marito. Mentrew Hugh…bè, su di lui mi riservo di dire qualcosa più avanti. A parte che il nome mi fa pensare a lui come ispirato a Hugh Grant, c’è da dire che questo parallelo tra le scrittrici britanniche impazza, non credo che mollerei Philip per uno come lui.
E voi? Cosa pensate di Chloe e gli altri?
Come vi ho già detto, sentitevi liberi di commentare sotto il post le vostre sensazioni, perplessità, emozioni, e tutto ciò che il libro di Sophie Kinsella vi sta dando, o non vi sta dando. Io vi aspetto per commentare e vi do appuntamento alla prossima settimana, per parlare della storia che stiamo leggendo.
Aspetto i vostri commenti qui sotto! 🙂
Se volete recuperare o aggiungere qualcosa sull’ambientazione, cliccate qui:
Il book club fa Vacanze in villa, tra sangria e creme solari
Odio cordialmente Jenna, così giovane e già così doppia. Hugh non piace neanche a me e neanche Chloe, la trovo troppo dura. Sogno una coppia Philip-Amanda, ma non credo che succederà. Pure sui figli, raccontano poco, avrebbe potuto dare loro un po’ più di spazio. Il romanzo è carino, mi sto divertendo a leggerlo.
Il romanzo scorre bene come tutti i libri di Sophie Kinsella, quindi sono andata un bel po’ avanti nel frattempo. Devo dire che di tutti i personaggi, è proprio Hugh il peggiore! Penso che la scrittrice l’abbia disegnato appositamente così, per farci capire che rimanere legati al passato non è sano. Le persone cambiano veramente? O rimangono sempre le stesse, nel bene e nel male?
Jenna è il Pulcinella della situazione, effettivamente sembrava più simpatica all’inizio. Povero Philip, vuoi farlo finire con Amanda? Hahaha! Anche a me sta piacendo, mi mancano poche pagine.