Continua nel Book Club la nostra lettura di Liala. La scorsa settimana abbiamo parlato delle ambientazioni che la decana delle scrittrici romance italiane prediligeva e che immaginava dal suo buen retiro a Varese. Abbiamo poi commentato il modo in cui descrive Milano e Nizza, le città dei romanzi che stiamo leggendo. Ora, proseguiamo la lettura concentrandoci sui personaggi.
L’aviatore
Nei romanzi di Liala c’è un personaggio ricorrente: “l’aviatore dagli occhi d’oro“. Che non è del tutto inventato. Si ispira a Vittorio Centurione Scotto, un ufficiale della Regia Aeronautica, il grande amore della sua vita. Un amore sfortunato, che finisce con la morte di lui, perito in un incidente mentre sorvolava il lago di Varese. Ecco che il lago torna nella vita di Liala e diventa sempre più centrale. E allora Liala si sfoga e inizia a scrivere di aviatori e aviazione. “In tutti i libri aviatori ho messo qualcuno che lui conosceva e ho tenuto lui come protagonista. Cambiandogli nome, mettendogli qualche volta gli occhi azzurri, ma in tutti i libri aviatori è entrato lui, mi ha preso per mano”.
Un rapporto, quindi, che sopravvive alla morte grazie al dono della scrittura: “mi continua a tenere per mano, perché se metto un personaggio troppo dissimile da lui per temperamento, finisce per sfuggirmi di mano, non faccio più niente“.
L’uomo che si stacca da terra
L’aviatore finisce per diventare la metafora di un uomo che si stacca da terra, che non segue le regole della vita quotidiana. Un uomo che la lettrice può sognare senza inibizioni (cit. Il Segno delle donne – Rai).
Un rapporto simbiotico
Liala aveva coi suoi personaggi un rapporto simbiotico, come se fossero persone vere, vive. “A volte mi arrabbio con i miei personaggi. Una volta ho detto a uno: Cretino! E lui: “Cretina sei tu che non mi sai scrivere.”
Mi sembra che gli elementi ci siano tutti. Vi aspetto durante la settimana per raccontarvi qualche curiosità su Liala. Intanto, commentate liberamente sotto questo post tutte le vostre impressioni. A presto!
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Invece i miei si stanno definendo meglio. C’è un triangolo, Soledad, Ulrico e Manuel, e un uomo da salvare, Alfredo. Tutti e quattro ormai ben delineati.Soprattutto, c’è un sentimento che piano piano si sta affacciando…
Devo dire che per ora i due protagonisti di Passione lontana hanno dei tratti ambigui che sovrastano il resto. A parte la bellezza di lei e l’eleganza di lui, per il resto i comportamenti non li fanno certo amare. Sono sicura che andando avanti ci sarà una crescita di entrambi, ma per ora non so se mi piacciono. Gli altri personaggi fanno da contorno, ma non sono molto importanti. Chissà se qualcuno di loro lo diventerà andando avanti. Vi farò sapere
Bè, Ale, interessante un romance dove i personaggi non sono poi così specchiati. Facci sapere come procede. Ne L’addormentato cuore, invece, Soledad è una ragazza così carina! Invece i cugini sono come dici tu, hanno dei chiaroscuri che ancora devo decifrare. Continuiamo a leggere e vedremo
Io continuo a leggere, però i due protagonisti sono ancora così.Sono più o meno a metà e la storia mi ha preso. Chissà se Vik uscirà dall’ombra