Quando viaggio in treno, mi piace scegliere dalla piattaforma della compagnia di trasporti un romanzo che mi tenga compagnia, sfidandomi a tentare di finirlo tra andata e ritorno per non lasciare in sospeso la storia. Stavolta è andata benissimo: Quando ti chiama il vento di Barbara Freethy mi ha coinvolto subito e non ho visto l’ora di arrivare all’happy end. Che è arrivato giusto un attimo prima di scendere dal treno per tornare a casa.
La trama
Nella vita di Kate McKenna il vento ha sempre portato cattive notizie. Ogni volta che percuote le cime degli alberi della selvaggia isola di Castleton, o spazza i suoi vicoli acciottolati e le spiagge disseminate di tronchi portati dal mare, un sottile senso di inquietudine si fa strada in lei. Otto anni prima, ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità: spinta dall’ambizione paterna, insieme alle due sorelle ha vinto una gara di vela intorno al mondo. Ma quanto è costata quella vittoria? Qualcosa è successo, qualcosa che ha cambiato in modo irrevocabile le vite di ognuna di loro. Da allora, Caroline scivola lentamente nell’autodistruzione, Ashley non riesce a dominare le sue paure. E Kate, in apparenza la più forte, sembra aver semplicemente deciso di rinunciare alla vita e all’amore, chiusa nella piccola libreria che è diventata il suo rifugio e la sua unica soddisfazione. Ma quando un brillante giornalista, Tyler Jamison, arriva a Castleton a fare strane domande, il passato minaccia di travolgerle. Per Jamison scoprire il loro segreto è l’unico modo che ha per proteggere la sua famiglia e le persone che più ama al mondo.
Nel mondo dei velisti
L’ambientazione mi è piaciuta subito, così come la copertina e il titolo. Barbara Freethy ha scelto un’ambientazione particolare, quella delle gare nautiche e di un’isola soggetta a basse e alte maree, facendo salire su una barca tre ragazze poco più adolescenti alle prese con un padre padrone esperto marinaio, ma altrettanto esperto manipolatore delle figlie. Le quali da adulte si troveranno a dover fare i conti con la propria coscienza e con i guai che l’incosciente genitore ha creato loro. Il libro è avvincente, veloce, parte subito con la sensazione che ci sia qualcosa di grave nell’aria, anche se piano piano tutto si dipana e non è stato difficile intuire abbastanza presto come sarebbe andata finire.
Kate e Tyler, due adorabili…cipollotti
I due protagonisti sono il mio ideale: lei, Kate, bella e forte. Lui, Tyler, macho al punto giusto e furbo come il mestiere di giornalista impone. I dialoghi sono divertenti e soprattutto Tyler è sempre convincente, è un uomo che sa quello che vuole e come prenderselo. Meno convincenti sono dei particolari da romanzo rosa che la scrittrice usa senza cautele: per esempio, dopo aver spolpato pollo fritto ed essersi buttata sull’insalata di patate, si presume piena di cipolla visto che si trova in america, una protagonista può sapere di VANIGLIA, quando lui la bacia??? 🙂 Anche il finale è coerente con quello che Barbara Freethy costruisce prima. Direi che è il romanzo giusto se volete passare una o due serate in compagnia di una storia romantica, ma non sdolcinata. Unico appunto da lettrice, il personaggio della seconda sorella, Ashley, forse avrebbe meritato un maggiore approfondimento, così come la reazione dei comprimari quando arriva il momento della rivelazione del grande segreto che le sorelle hanno così gelosamente custodito: una confessione così eclatante non può rimanere sotto traccia, anche se sono passati tanti anni. L’aspetto, al contrario, che ho preferito è l’assenza di una vera e propria rottura tra Kate e Tyler, che di solito nei romance non manca mai. Qui i due giovani sanno di aver sbagliato entrambi e tutto sommato accettano le menzogne dell’altro perché, per motivi diversi, in fondo sono due bugiardi. Insomma, il paragone è calzante dato che ci troviamo in ambiente acquatico, sono sulla stessa lunghezza d’onda dall’inizio alla fine.
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