Elizabeth è scomparsa – Emma Healey

Emma Healey fa il suo esordio con Elizabeth è scomparsa, un viaggio nel mondo degli anziani che improvvisamente vengono traditi in una delle cose fondamentali della vita: la memoria.

Trama

Che fine ha fatto Elizabeth? E dov’è finita Sukey? Maud sta diventando smemorata e fatica a mantenere il contatto con la realtà. Le parole sfuggono, si dimentica di bere le tazze di tè che prepara, scrive post it per ricordarsi fatti e pensieri. Non si dimentica però della sua amica Elizabeth, scomparsa e probabilmente in pericolo. Nessuno sembra darle retta: sua figlia, la badante, i poliziotti, Peter, il figlio di Elizabeth. Tutti sembrano pensare che siano i vaneggiamenti di una donna anziana, probabilmente affetta da demenza allo stato iniziale. Maud è sospettosa, non ha la minima fiducia nelle loro rassicurazioni ed è determinata a scoprire cosa è successo. Le sue affannose ricerche la condurranno indietro di cinquant’anni, a un mistero irrisolto, la scomparsa dell’adorata sorella maggiore Sukey. E se il mistero della scomparsa di Sukey contenesse la chiave per ritrovare Elizabeth? O viceversa?

Quasi fino alla fine

Fin quasi alla fine a Emma Healey stavo per dare cinque stelle. Poi, qualche ingenuità narrativa e un piccolo errore riguardante una matita (non dico di più, vediamo se qualcuno di voi lo coglie), mi hanno convinto a scendere nella valutazione. Molti lettori hanno criticato la descrizione dell’alzheimer, ritenendola troppo semplicistica. Secondo me Maud non ha affatto l’alzheimer! E’ solo una vecchietta lasciata sola dalle due persone che più ha amato al mondo. La trovo comunque un’ottima prova da esordiente.

Il film

Da questo libro è stato tratto l’omonimo film del 2019, interpretato dalla due volte premio Oscar Glenda Jackson, tornata a recitare in televisione per la prima volta in venticinque anni. Per questa interpretazione, l’attrice l’anno successivo ha vinto iBritish Academy Television Award come miglior attrice.

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Young Man of Manhattan – Katharine Brush

Katharine Brush è una di quelle autrici del passato che mi piacciono tanto. Determinate, ironiche, leggere eppure consistenti, dotate di una penna felice. La scrittrice americana non fa eccezione. Young Man of Manhattan è un romanzo delizioso, che assolutamente vi consiglio.

Trama

York, anni Venti. In una notte di pioggia Toby McLean, cronista sportivo dalla vita disordinata, incontra Anna Vaughn, giornalista cinematografica. Giovani e ambiziosi, Toby e Anna s’innamorano e si sposano, eppure le loro strade sembrano destinate a dividersi…

Delizioso

De-li-zio-so. Non ho altro aggettivo per definire questo romanzo, pubblicato nel 1930. Dopo Carol, di Patricia Highsmith, ho deciso di proseguire nella scoperta di opere vintage e ho trovato questa chicca, da cui è stato tratto un film hollywoodiano con Claudette Colbert, Norman Foster e Ginger Rogers.
Che dire, queste autrici del passato hanno una marcia in più. Riescono a costruire senza fatica trame originali, gentili, appassionanti, dipingendo figure di donna indipendenti, audaci e sicure di sé.

Un modernissimo equilibrio

Anna, infatti, è una giovane donna che sa il fatto suo e riesca a farsi strada in un mondo notoriamente maschile, quello giornalistico, che negli anni ‘3o non doveva essere esattamente aperto alle giornaliste. Eppure, lei vola verso il successo. Un successo che oscura il marito, giornalista anche lui, ma forse meno ambizioso. O, forse, più portato verso un’altra strada. Cosa che lei vede chiaramente, lui, ridotto a membro gregario della famiglia appena formata, soffre e non lo nasconde. C’è aria di divorzio? Oppure i due troveranno un loro modernissimo equilibrio? Chissà, questo ve lo lascio scoprire. Intanto, vi dico che questo romanzo è consigliato vivamente a chi ama la buona scrittura e a chi ama le scrittrici che dietro un velo di ironia e leggerezza affrontano temi importanti.

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